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I terremotati manifestano a Roma:
“Abbandonati senza casa e lavoro”
(foto/video)

SISMA - Centinaia di persone sono scese in strada questa mattina nella capitale. "Hanno salvato le banche, ora salvino i territori e le tradizioni". Commovente messaggio di una bambina di Fiastra letto dal comico Lo Cascio: "Sono crollati gli edifici, la dignità no". Una delegazione ha incontrato i presidenti di Camera e Senato
La manifestazione dei terremotati a Roma

da Roma

Gabriele Censi e Monia Orazi

Con lo slogan “Daje Marche” si è svolta a Roma la manifestazione dei cittadini terremotati. Il corteo di alcune centinaia di persone tra cui molti residenti dei centri maceratesi è partito da largo Argentina in direzione Montecitorio. Nel corso della mattinata una delegazione è stata ricevuta dal presidente della Camera Laura Boldrini, da quello del Senato Pietro Grasso (Video) e dal sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, che ha anticipato il contenuto del nuovo decreto in approvazione.

Nel corso del pomeriggio anche il presidente del consiglio Paolo Gentiloni incontrerà la rappresentanza dei manifestanti. Una manifestazione pacifica con striscioni, magliette con slogan come “Abbandonati da 3 mesi, senza casa, lavoro e soldi”, “I soldi delle tasse dove sono” o ancora “La terra trema ma noi no”.

Nel corteo anche il comico  Antonio Lo Cascio: “Non mi muovo da qui fino a quando non avrò avuto risposte”, ha detto il comico di Serrapetrona. In piazza Montecitorio è andata avanti una maratona oratoria fino alle 14, con le testimonianze degli sfollati mentre le delegazioni erano ricevute nel palazzo. Un palazzo destinatario di invettive per le mancanze rilevate. Giovani ed anziani, uniti in interventi con toni più pacati o rabbiosi, hanno toccato nei loro interventi molti dei temi poi riportati dalla delegazione alle istituzioni, su tutti la troppa burocrazia e il ritardo nell’arrivo dei fondi.

“Hanno salvato banche che non dovevano più esistere, oggi chiediamo di salvare le comunità, le tradizioni, le storie, la cultura popolare di tutte le zone terremotate” dicono. Rilevata da tutti l’assenza dei sindaci i quali, secondo i manifestanti, “dovevano consegnare tutti insieme le chiavi dei comuni, a loro non sono stati dati i poteri necessari”. “Siamo in 30 con un bagno in comune”, dicono da Pieve Torina lanciando l’allarme su una situazione diventata ingestibile. Non è mancata una polemica sulla gestione dell’ondata di maltempo che ha colpito la regione nei giorni scorsi: “Sono arrivati i mezzi dalla Svizzera prima dei nostri per l’emergenza neve nonostante un’allerta di settimane precedenti”. Poi il momento più toccante, quando Lo Cascio ha mostrato un disegno di Eleonora, una bimba di Fiastra di 10 anni, che ha riassunto in poche parole le tante pronunciate dai manifestanti: “Gli edifici sono crollati ma la dignità no” è il messaggio che ha scritto sul foglio, accolto dagli applausi e della commozione dei presenti.

(Servizio aggiornato alle 15,50)

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