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Al bar armate di gomitoli
per sferruzzare e bere un caffè:
a Jesi c’è il Knit Cafè

NUOVE TENDENZE - Il gruppo di creative celebra il primo anno di attività. Sono donne dai 40 agli 82 anni pronte a scambiarsi consigli su pizzi, punto a croce e chiacchierino ma anche a lasciar spazio alla solidarietà e ai gemellaggi. Mutuando la migliore tradizione anglosassone, ogni mercoledì dalle 16 si riuniscono per lavorare ai ferri e all'uncinetto in un locale storico della città, la Pasticceria Bardi

Creative al lavoro: lo Knit Cafè di Jesi ai tavoli della Pasticceria Bardi

 

La coloratissima coperta realizzata e donata a uno sfollato di Arquata del Tronto dalle creative dello Knit Cafè di Jesi

 

Che differenza c’è tra lo scambiare quattro chiacchiere con delle amiche davanti a caffè al bar e condividere lo stesso momento piacevole e di aggregazione con un gruppo di appassionate di lavori a maglia? Proprio nessuna. ‘Condividere è prendersi cura’ (sharing in caring’ ) dicono gli americani, è questa è un po’ la filosofia di fondo dello Knit Cafè, nato a Jesi un anno fa. Mutuando la migliore tradizione anglosassone, ogni mercoledì dalle 16 in poi, un gruppo di donne dai 40 agli 82 anni, unite dal filo della creatività, si riunisce a sferruzzare in un locale storico della città, la Pasticceria Bardi, pronte a scambiarsi consigli su pizzi, punto a croce e chiacchierino, tra un’aranciata e un the. Altro che happy hour o aperitivi: ‘armate’ di gomitoli, aghi, ferri e uncinetto, le ore scivolano via tra risate e l’insegnamento di un’arte antica.

“Non è un passatempo per vecchi lavorare a maglia, sfatiamo questa cattiva fama, piuttosto è qualcosa che fa bene e aiuta a liberarci dallo stress. Qualcosa che noi vogliamo trasmettere anche ai giovani. Ai nostri incontri hanno partecipato anche ragazze universitarie– evidenzia Liolita Anconetani, una delle attiviste del gruppo – In America e in Inghilterra gli Knit Cafè, gli angoli per lavorare a maglia, sono molto diffusi e anche gli uomini vi partecipano e fanno addirittura gare. A noi piacerebbe aprire il nostro gruppo a loro anche se, per questioni culturali, sappiamo che è solo un’utopia. E’ risaputo però che ci sono attori come Russel Crowe che amano lavorare ai ferri, proprio come le colleghe Winona Ryder, Uma Thurman o Jessika Parker”

A metà gennaio le jesine appassionate di lavori ‘handmade’ hanno festeggiato i primi dodici mesi di attività. “Ricordo che è avvenuto tutto quasi per caso – racconta una delle fondatrice del gruppo, Mara Giorgi, l’anima del progetto– Avevo messo un annuncio di vendita di un oggetto su una pagina Fb ed ho pensato di scrivere anche un altro annuncio, che sarei stata interessata a lavorare a maglia o a uncinetto insieme a qualcuno altro. Un’idea nata dalla lettura di articoli che avevo fatto negli ultimi tempi di bar di Reggio Emilia e Parma, in cui si potevano ritrovare persone con la passione della maglia, proprio in un locale pubblico, quindi aperto a chiunque”.

Le reazioni sono state più che positive e dalle parole si è passati ai fatti. “Sono iniziati gli incontri per cercare di concretizzare, messaggi a non finire per cercare di coinvolgere il maggior numero di persone – prosegue Mara Giorgi – la creazione di una pagina fb (Knit Cafè Jesi) e la scelta del locale, la Pasticceria Bardi, voluta soprattutto, a ragione, dall’ex consigliera provinciale, la psicologa Milva Magnani, l’altra fondatrice del gruppo, insieme a me e a Romina Canonico. In questo anno abbiamo realizzato tutte insieme anche una coperta donata in beneficenza a Luigi, uno sfollato di Arquata del Tronto. Soprattutto non ci siamo annoiate. E da un gruppo di persone che nemmeno si conoscevano, siamo diventate unite e amiche”.

Maglia e uncinetto: le borse create dalle artistiche amiche del Knit Cafè di Jesi, esposte nella vetrina della Pasticceria Bardi

Mercoledì 9 febbraio il Knit Cafè Jesi siglerà in pasticceria il gemellaggio con il Knit Cafè di Pesaro e tra i progetti che il sodalizio conta di realizzare per il nuovo anno ce n’è uno a sfondo solidale. “Abbiamo già manifestato  la nostra disponibilità a collaborare un’associazione che in città aiuta le famiglie in difficoltà, per realizzare cappellini, maglioni e coperte fatti a mano per i bambini di questi nuclei familiari – conferma la Giorgi – Vorremmo insomma che i nostri pomeriggi trascorsi insieme possano avere uno scopo più nobile”

(m.p.c)

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