Ogni anno nascono nuove associazioni culturali ad Osimo ed è tutto un fiorire di iniziative, allestite con tanto impegno e scarsi contributi pubblici. I tempi sono difficili e la coperta è corta per tutti. Se nel 2015 il Comune di Osimo aveva erogato fondi ordinari per 65.000 euro a favore delle associazioni culturali iscritte nell’apposito albo comunale, nel 2016 la cifra stanziata è scesa a 26.250 euro (-59%).
Guardando in filigrana i dati ufficiali più recenti, emerge, ad esempio, che l’Accademia lirica, fiore all’occhiello delle istituzioni culturali osimane, due anni fa aveva aperto la classifica con un contributo di 21.000 euro, calato a 7.000 nel 2016, seguita a ruota dalla Civica scuola di Musica con i 16.000 euro tagliati a 7.000 euro nel 2016. La Pia Unione del Cristo Morto che dà vita alla tradizionale processione dei Sacconi, il Venerdì Santo, l’anno scorso si è fermata 200 euro (nel 2015 a 800 euro), i fotoamatori del Circolo Avis-Giacomelli che curano diverse mostre nelle sere d’estate, dai 2.300 euro di due anni fa si sono visti assottigliare la cifra a 1.500 euro.
Teatro Aperto che organizza spettacoli per il cartellone di prosa ha beneficiato di 250 euro (nel 2015 erano stati 3.000 euro) proprio come le associazioni parrocchiali che allestiscono i presepi dell’Abbadia, Padiglione e San Marco. A Italia Nostra sono stati riconfermati i canonici 200 euro e la banda cittadina dai 6.500 euro del 2015 è precipitata a 2.300 dell’anno scorso. A Polo Music, che organizza la Coppa Pianisti nel 2015 sono stati riconosciuti 5.500 euro (erano stati 6.400 euro nel 2015) mentre il contributo riconosciuto ad Agoradio che trasmette le sedute in diretta del consiglio comunale è scemato dai 3000 euro del 2015 ai 1.100 del 2016.
(m.p.c.)
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