facebook rss

Sestili: “E’ stata epidemia di influenza,
grazie al personale 118”

SANITA' - Il virus che ha messo in ginocchio le Marche è alle spalle, il direttore di Ancona Soccorso ringrazia gli operatori sanitari e traccia il bilancio dell’emergenza di questo anno, che ha colpito la regione più della media nazionale

Riccardo Sestili direttore del 118, foto Giusy Marinelli

 

Dal direttore di Ancona Soccorso Riccardo Sestili riceviamo questo intervento con i dati e l’analisi del picco influenza che ha colpito la regione nelle scorse settimane:

“L’influenza rappresenta da sempre un problema di notevole impatto per la sanità pubblica dal punto di vista della prevenzione vaccinale, della gestione dei casi e delle complicanze, dell’impegno delle risorse E’ una malattia diffusiva che può colpire ogni singolo individuo più volte nel corso della vita e con diverse espressioni di gravità in relazione alla tipologia virale epidemica ed alle fasce di età coinvolte con particolari rischi di complicanze in età pediatrica e senile ed in presenza di comorbilità importanti quali ad esempio diabete, malattie cardiache e respiratorie croniche, disordini immunitari. L’epidemia attuale ha raggiunto il suo picco nel nostro paese nella seconda metà del mese di dicembre e nella prima metà di gennaio, in maniera lievemente anticipata rispetto al consueto, con picchi settimanali di casi che si collocano in una fascia di incidenza media, superiore a quella dello scorso anno ma inferiore a quella 2014 – 2015 (dati Influnet). Nel corso dell’epidemia si è registrato un maggior reclutamento di casi in età pediatrica con picchi febbrili elevati. Nella nostra regione si sono registrati nell’ultima settimana 2016 e nella prima 2017 picchi più elevati rispetto alla media nazionale (22,7 e 15,9 casi/mille assistiti nell’ordine rispetto alla media nazionale di 12,5 e 9,6 casi/mille assistiti). Per tali motivi l’epidemia ha portato ad un grande impegno della Medicina distrettuale di base ed ospedaliera con un particolare coinvolgimento dei Sistemi di Emergenza Territoriale 118 (SET118) edelle Unità Ospedaliere di Pronto Soccorso in un tempo, quello delle festività natalizie, normalmente dedicato dal personale dei servizi sanitari al godimento di periodi di congedo feriale di riposo nell’ambito di attività particolarmente faticose e dispendiose dal punto di vista psicofisico. Una survey nazionale effettuata da questa Società Italiana Sistema 118 ha considerato il numero di interventi disposti e coordinati dal 118 e caratterizzati dall’invio sul territorio di almeno un mezzo di soccorso, nell’arco di tempo compreso tra il 22 dicembre 2016 ed il 6 gennaio 2017 in confronto allo stesso periodo 2015 – 2016. Hanno partecipato alla rilevazione le strutture SET118 delle Regioni Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia e Toscana e di Catania, Ragusa, Siracusa, Cosenza, Novara, Padova, Romagna, Rovigo, Sassari, Taranto, Teramo, Torino e Venezia per una copertura di più di 37 milioni di popolazione residente pari a circa i 2/3 di tutta la popolazione italiana. Nelle due settimane 2016 – 2017 sono stati registrati n. 176.961 interventi, in confronto ai n. 138.276 interventi del precedente periodo 2015 – 2016, con un incremento percentuale di casi pari al 21,9%. Nella nostra regione, in particolare, sono stati effettuati, sempre nei periodi considerati, n. 12.017 interventi, in confronto ai n. 9.167 dello scorso anno, con un incremento percentuale di casi pari al 23,7%, superiore di 1.8 punti alla media nazionale.
L’elevatissimo numero di interventi ha comportato uno straordinario impegno di tutto il personale dei
SET118 che è riuscito comunque ad assicurare risposte adeguate e coerenti in ogni situazione. Analogo
impegno è stato assicurato dal personale delle Unità Ospedaliere di Pronto Soccorso anche in situazioni
limite di esaurimento di ogni risorsa infrastrutturale di accoglienza e di degenza. Questa Società, con la presente, intende ringraziare ed esprimere il più grande sostegno e la massima vicinanza al personale dell’emergenza per l’impegno, la professionalità e la dedizione dimostrate in ogni situazione e sollecita una grande attenzione all’organizzazione del Sistema dell’emergenza da parte dell’amministrazione regionale, a tutela degli Operatori dell’emergenza sanitaria che, tra territorio ed ospedale, operano costantemente con grande impegno, spesso con grande difficoltà, in un’area particolarmente critica, salendo all’attenzione della cronaca, talvolta in maniera del tutto strumentale, soltanto nel corso di eventi di particolare clamore e risonanza ascritti spesso prematuramente e
superficialmente al capitolo “malasanità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X