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Corsari e pirati a Osimo
per gustare le bevande coloniali

RAPPRESENTAZIONI STORICHE - Sarà un sabato diverso quello che propone il comitato Rivivi '700, speso a sorseggiare the, tazze di cioccolato caldo o rhum e ad ascoltare la storia delle gesta amorose di Giacomo Casanova, tra gruppi di figuranti dell’Accademia di Oplologia e militaria e del comitato del museo del mare di Ancona

Un covo di temibili corsari, il buon Ron delle Canarie, l’avventuriero donnaiolo Giacomo Casavecchia(nova), l’atmosfera della taverna di Amurat con la travolgente musica dei Sambene: gli ingredienti per un nuovo evento targato “Comitato Rivivi Settecento” ci sono tutti. Dopo l’ottimo successo della scorsa edizione ed il rinvio nelle ore concitate della tragedia del Gran Sasso (leggi l’articolo), torna sabato prossimo ad Osimo “Rivivi ‘700 nelle bevande coloniali: cioccolate e thè nel Settecento italiano”

“La sala del Cantinone si trasformerà nei giorni di sabato 25 e domenica 26 febbraio nella taverna di Amurat – spiega una nota del Comitato organizzatore – dove si potranno gustare le prelibate bevande saccheggiate dal pinco del corsaro e la sera scorreranno inoltre fiumi di rhum (un tradizionale Ron Arehucas o la delicata variante al miele giunti direttamente da Gran Canaria), grog e birra. Sarà possibile degustare un buon aperitivo con i prodotti dei territori colpiti dal sisma. A coinvolgere i partecipanti saranno le sagaci rappresentazioni del “Cenacolo dei farfalloni” che ci narreranno, a modo loro, la storia di Giacomo Casanova durante il suo soggiorno ad Ancona: previste due repliche alle 18.45 e alle 22 circa; spazio poi alla musica con i travolgenti Sambene sabato dalle 22.30. Una schiera di pirati sorveglierà la taverna: si ringrazia per la partecipazione il gruppo “corsari anconetani” dell’Accademia di Oplologia e militaria e il comitato del museo del mare di Ancona”.

Allestimenti e intrattenimenti saranno curati dai ragazzi de “la Torre Nera Osimo”. L’ingresso è libero e gli organizzatori ringraziano il Comune di Osimo e alla Asso “per la disponibilità nell’organizzazione e alla bottega “Momenti di tè” di Ancona per la consulenza storica”.

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