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Turni massacranti,
il Nursind denuncia:
“Pressioni sugli infermieri”

ANCONA - Dopo il caso di Francesco Pezzuto, il dipendente sanzionato per non aver lavorato per tre turni di fila, continuano le criticità nel blocco operatorio di Torrette. Conti scrive all'azienda: "Diminuisce il personale ed aumentano i carichi di lavoro"

L’infermiere sanzionato Francesco Pezzuto ed il segretario del Nursind di Ancona Giuseppino Conti

 

Turni massacranti per gli infermieri del blocco ospedaliero dell’ospedale di Torrette, il sindacato Nursind denuncia: «Pressioni sul personale affinché vengano in ogni caso seguite tutte le disposizioni aziendali per non incorrere in sanzioni disciplinari». Non si placa, dunque, lo scontro tra Ospedali riuniti ed organizzazioni sindacali sul mancato rispetto del diritto al riposo dei lavoratori. Il caso scoppiato a seguito del provvedimento disciplinare ai danni di Francesco Pezzuto che si era rifiutato di ribattere un terzo turno, dopo averne affrontati già due (leggi l’articolo). Vicenda arrivata fino all’aula del parlamento in un’interrogazione al ministro della Salute presentata dal consigliere marchigiano del M5S, Andrea Cecconi.

In attesa di conoscere l’esito della sanzione per la quale Pezzuto ha chiesto l’archiviazione (leggi l’articolo), il segretario Nursind di Ancona, Giuseppino Conti, scrive alla direzione generale di Ospedali riuniti per sottolineare il perdurare delle criticità delle condizioni di lavoro al blocco operatorio dell’Umberto I. «Ci è stato riferito – si legge nella lettera di Conti – che a seguito dei noti fatti occorsi ad un infermiere in servizio nel blocco operatorio, l’azienda stia tentando di esercitare pressioni sul personale medesimo affinché vengano in ogni caso seguite tutte le disposizioni aziendali sull’organizzazione del lavoro per non incorrere in sanzioni disciplinari. Nel reparto, dalle informazioni in nostro possesso – scrive ancora il sindacalista – si assiste ad una progressiva riduzione del personale infermieristico, che, in uscita dal servizio per varie ragioni di fatto non viene sostituito con nuove unità, con conseguente aggravio del carico di lavoro in capo ai singoli dipendenti». Emblematico la situazione ad Ortopedia illustrata sempre da Conti. «Ad oggi non sono state sostituite ben quattro unità infermieristiche che hanno già lasciato il reparto. Inoltre ci risulta che a breve (entro due/tre mesi) altri quattro infermieri verranno trasferiti in ragione della espletata procedura di mobilità interna. La mancanza di personale ed il ritardo nella sostituzione delle unità uscite dal reparto – prosegue ancora il sindacalista nella sua lettera – non potranno che comportare un aumento del numero delle pronte disponibilità pro-capite a carico degli infermieri in servizio, oltre ad importanti difficoltà nella necessaria programmazione delle ferie estive». I turni massacranti imposti ai dipendenti, non solo questione di tutela dei lavoratori, ma anche «di tutela dell’utenza». Alla luce dei fatti emersi, il segretario cittadino del Nursind chiede un intervento immediato da parte dell’azienda ospedaliera affiché vengano risolte le criticità.  «Vogliamo essere informati – conclude Conti – sugli interventi organizzativi che l’azienda intende attuare al fine di fare fronte alle criticità ed evitare gravi ricadute sulla qualità assistenziale e lavorativa del personale infermieristico del blocco operativo».

(A.C.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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