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Tir Day, i bisonti della strada
bloccano la città Video

ANCONA – Traffico in tilt per oltre 2 ore, circa 150 mezzi pesanti da tutta la regione si sono concentrati a partire dalle 10 alla Baraccola e in via Mattei per il corteo lungo le vie del centro iniziato alle 11. E' la manifestazione nazionale degli autotrasportatori. Nel capoluogo, la categoria chiede risposte anche per le grandi opere di collegamento con l’A14
Il passaggio dei tir in piazza Ugo Bassi

Il coreto al passaggio in piazza Cavour davanti al palazzo della Regione

 

di Emanuele Garofalo

(foto e video di Giusy Marinelli)

Un serpentone di giganti della strada. Circa 150 i mezzi giunti da tutte le Marche, che si sono concentrati ad Ancona, invadendo la viabilità cittadina e mandando in tilt il traffico. È il Tir Day, come lo hanno battezzato gli autotrasportatori, la giornata di mobilitazione e sciopero della categoria in tutta Italia indetto da Unatras, Confartigianato Trasporti e Fai. Nel capoluogo disagi a partire dalle 10, quando i mezzi pesanti si sono ritrovati alla Baraccola, davanti alla sede di Confartigianato ed in zona porto in via Mattei, per poi partire in corteo verso le 11 e ricongiungersi in via Marconi, agli Archi. Una morsa da nord a sud, che ha stretto la circolazione cittadina. La mobilitazione è continuata fino alle 13 con la marcia a passo d’uomo dei veicoli lungo le strade del centro, passando in corso Stamira, via Giannelli e via Frediani, per ritornare al porto in via Mattei. I camion in partenza dalla Baraccola hanno invece imboccato la statale, sfilato per la lunga del Pinocchio fino a ricongiungersi in via Marconi, per ritornare infine via Mattei. A mezzogiorno circa “il giro di boa”, con il passaggio del lungo e rumoroso serpentone dei mezzi, a clacson spiegati,  attorno a Palazzo del Popolo quindi di nuovo la discesa verso corso Stamira in direzione porto e via Mattei. Alle 12,30 il traffico ha iniziato lentamente a riprendere la normalità. “Una manifestazione – ha sottolineato il segretario Cgia Trasporti Gilberto Gasparoni – che non vede richieste di fondi ma l’attuazione delle leggi già vigenti che oggi penalizzano gli operatori italiani a tutto vantaggio degli operatori esteri”.  Alle 13 in via Mattei l’assemblea con il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il deputato Piergiorgio Carrescia ed i consiglieri regionali Enzo Giancarli e Gianni Maggi, l’assessore alla viabilità comunale Stefano Foresi e l’ex deputato Carlo Ciccioli. In particolare alla politica locale, la categoria ha chiesto risposte per le grandi opere promesse per il collegamento del porto con la grande viabilità, il raddoppio della statale 16, le misure per migliorare il traffico di Torrette. Progetti fermi da oltre 30 anni”. Il sindaco Mancinelli è intervenuta sulla manutenzione delle strade, sottolineando che sono in fase di appalto e tra settimane partiranno i lavori di asfaltatura per via Conca e via Flaminia e per la rotatoria tra via Conca e via Tenna, definendoli interventi che “aiutano”. Sulla grande viabilità, ha ribadito tutti gli impegni presi con il ministro Delrio: il raddoppio della Flaminia con l’interramento del lungomare nord, la variante porto – A14. Infine il raddoppio della statale 16. “Un paio di mesi di ritardo sulla tabella di marcia, dopo anni e anni che si aspetta, rispetto ai 30 anni di niente, non è un dramma” ha affermato Mancinelli, insistendo che sono disponibili i finanziamenti di 230 milioni di euro e la volontà dell’Anas di appaltare i lavori “tra fine di questo anno e inizio 2018” (leggi l’articolo).

“Sugli autotrasportatori, settore fondamentale per l’economia, pesano – ha affermato Gasparoni – anche le mancate risposte sul fronte di norme e sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento dei servizi di trasporto,  sulla mancata pubblicazione dei costi di riferimento mensili che dovrebbero essere osservati dai trasportatori e dai committenti, lo sblocco immediato del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali”. “In questi anni abbiamo assistito alla riduzione delle risorse a disposizione dell’autotrasporto” ha aggiunto Riccardo Battisti segretario della Cna Fita “che necessita di misure specifiche per competere sul mercato internazionale oltre ad una vero controllo sui vettori esteri che svolgono una concorrenza sleale senza alcun controllo azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri paesi”. Il presidente Fai Natalino Mori concludendo i lavori ha sottolineato che “la categoria ha dimostrato oggi con 150 imprenditori che hanno sfilato con i propri automezzi che bisogna considerare l’autotrasporto e mettere in condizione le imprese italiane di operare nella legalità senza dover ricorrere a sotterfugi”.

(Servizio aggiornato alle 17.20)

 

 

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