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Cambia il mister, ma non il risultato
Ancona sconfitta dal Pordenone

LEGA PRO - Al Del Conero i friulani si impongono 2-0 (reti di Semenzato e Padovan). Debutto in panchina per mister De Patre dopo le dimissioni di Pagliari. La squadra è arrembante come mai visto ultimamente e il risultato è frutto di episodi. Le vicende societarie non aiutano a mantenere la concentrazione. Amministrazione comunale ancora assente allo stadio

 

 

 

di Giuseppe Giannini

(seguono foto)

L’Ancona perde anche col Pordenone. Cambia il mister. Il terzo dopo l’esonero di Brini e le dimissioni di Pagliari. Non cambia il risultato. Ma a De Patre va il merito di averci messo subito del suo. L’Ancona ci prova e il 4-2-3-1 disegnato dal nuovo mister produce una manciata di palle gol nella prima mezz’ora. La squadra e’ arrembante, come quasi mai visto ultimamente sotto al Guasco, e reclama anche per un presunto fallo su Voltan in area di rigore. Ma alla generosità non abbina la precisione e la freddezza sotto porta. Quella che manca a Del Sante in due occasioni clamorose. Una nel primo tempo propiziata dall’incursione in area di Agyei. L’altra nel secondo quando Mancini gli aveva offerto un cioccolatino da scartare sulla linea di porta. Forse fa peggio Voltan che spara alle stelle il rigore che poteva riaprire la partita in avvio di ripresa. Ma alla fine quello che si mette in campo la domenica è il frutto del lavoro settimanale.

E la settimana vissuta dai biancorossi, come ormai succede troppo spesso, è di quelle che la testa te la impegna anche fuori dal campo. Coi botta e risposta tra società e associazione calciatori, le dimissioni del mister a 48 ore dalla partita. E cosi la squadra, senza stipendio da dicembre e contestata dai propri tifosi, dimostra di non essere ancora morta. Non riesce però a dare sostanza alla mole di gioco prodotto. E nel finale ci si mette anche la traversa a dire di no alla girata di testa di Del Sante. Ma restano i soliti difetti. Perché il primo gol arriva sull’ennesima dormita su un calcio piazzato. E in difesa, complici gli infortuni e le lacune del mercato di riparazione, la coperta è ancora corta. Cacioli ci mette mestiere ma si vede che non è ancora al meglio e gioca perché non ci sono alternative. Mentre Ricci ha sulle spalle il peso della fascia di capitano e quello dei fischi che gli indirizza la Curva Nord quando ha la palla nei piedi. Succede così che nel raddoppio del Pordenone non riescono ad opporre resistenza su Arma e Padovan che vincono i rispettivi duelli e confezionano il gol che chiude la partita.

Ma il risultato è bugiardo e frutto degli episodi. Che come al solito condannano l’Ancona. Così come i risultati dagli altri campi. Col Fano vittorioso a Parma e il Teramo che strapazza 6-0 il Gubbio e lascia i dorici soli all’ultimo posto. A -3 dagli abruzzesi e in attesa del verdetto della Covisoc sul mancato pagamento degli stipendi. Meglio guardare alla prestazione che è quella di una squadra che non si rassegna al proprio destino. Entra in campo decisa e prova a fare la partita. Rischia al quarto d’ora su punizione dalla destra di Burrai, De Agostini sul secondo palo sguscia tra le maglie biancorosse e spara fuori di poco con Anacoura immobile al centro della porta. L’Ancona replica 22′, cross di Frediani, D’Arsiè smanaccia la palla togliendola dalla testa di Bariti. Voltan raccoglie e va giù un passo sul lato corto dell’area. Per l’arbitro non ci sono gli estremi per concedere il penalty. I dorici insistono. Al 25′ Agyei riconquista palla sui venti metri entra in area e serve Del Sante che sbaglia la deviazione sotto misura a porta sguarnita. Al 33′ sempre Frediani crossa per Bariti che non arriva, contro cross di Barilaro con D’Arsie che respinge sul primo palo. Break del Pordenone. Burrai pesca in area Arma che costringe Anacoura alla deviazione in angolo. Dalla bandierina va Burrai e Semenzato, troppo solo sul secondo palo, infila di destro al 34′. Risponde Voltan che con una bordata da fuori guadagna un corner. Cacioli va di testa verso la porta, D’Arsie para a terra. L’Ancona si sbilancia e lascia ai suoi centrali l’uno contro uno. E cosi al 40′ arriva la spizzata di Arma che sovrasta Cacioli, Ricci sembra in vantaggio ma va a terra nel corpo a corpo con Padovan che entra in area e infila Anacoura.

La gara sembra chiusa ma in avvio di ripresa arriva l’episodio che può riaprirla. Al 2′ Bariti scappa a destra e mette in mezzo un traversone basso. Del Sante anticipa Marchi che lo atterra. Rigore sacrosanto su azione fotocopia del penalty conquistato nel derby col Fano. Voltan va dal dischetto e getta sopra la traversa il pallone e le speranze di una possibile rimonta. Perché il Pordenone stringe le maglie e le marcature. E tutto diventa più difficile. Ma i biancorossi non mollano. Del Sante prova a sfondare di testa. Ma al 16′ su cross di Nicolao prende l’ascensore ma non sorprende D’Arsie’, e al 28′ in torsione scheggia la traversa. Al 35′ Anacoura evita il colpo del  ko ipnotizzando Stefani in contropiede. Ma il match si chiude definitivamente al 37′ quando Mancini mette una palla da spingere solo in porta a Del Sante che tutto solo sbaglia sotto misura alzando sopra la traversa in maniera incredibile.

Al 38′ entra anche Paolucci sommerso da insulti e fischi dei tifosi. L’attaccante è tra i principali bersagli della contestazione della Curva Nord assieme all’ad David Miani, Ugo Mastropietro e capitan Ricci. Ritenuti tra i maggiori responsabili, in diverso modo, della drammatica situazione sportiva e ambientale che sta vincendo il club. Ma più che cercare i colpevoli adesso è il momento di fare tutto il possibile per mantenere la categoria. Perché il ritorno nei dilettanti può essere la fine di 112 anni di storia biancorossa. Aspetto che sembra non interessare minimamente all’amministrazione comunale che continua a disertare lo stadio e a restare silente davanti a questa situazione.

IL TABELLINO

ANCONA – PORDENONE 0-2
ANCONA (4-2-3-1): Anacoura 5,5; Barilaro 6, Cacioli 5,5, Ricci 5, Nicolao 6; Agyei 6,5 Zampa 5; Voltan 4,5 (26′ st Mancini 6), Bariti 6 (38′ st Paolucci sv), Frediani 6,5; Del Sante 4,5. A disp: Scuffia, Bellucci, Daffara, Forgacs, Bambozzi, Djuric, Cristofari, Gelonese, Momentè, Bartoli. All. De Patre 6
PORDENONE (4-3-1-2): D’Arsiè 6,5; Semenzato 6,5, Stefani 5,5, Marchi 5, De Agostini 7; Misuraca 6, Burrai 7 (43′ st Parodi sv), Suciu 6; Cattaneo 5,5 (34′ st Buratto sv); Padovan 6,5 (22′ st Martignano 6), Arma 7. A disp.: Tomei, Zappa, Gerbaudo, Pietribiasi, Berrettino, Bulevardi.  All. Tedino 6
ARBITRO: Provesi di Treviglio 5,5
RETI al 35′ Semenzato, al 40′ Padovan.
NOTE spettatori 1.437 incasso 8.753,50 euro; al 2′ st Voltan clacia alto il rigore conquistato da Del Sante; angoli 5-8; recuperi pt 0′, st 3′
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