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Castelfidardo approva il bilancio:
per il 2017 stimati
1,8 milioni di euro di multe

CONTI PUBBLICI - Ieri sera il voto dell'aula consiliare. I revisori dei conti critici sulla congruità, coerenza e attendibilità contabile delle previsioni economico-finanziarie soprattutto per gli introiti delle sanzioni al codice della strada, sulle società partecipate e sul contezioso legale del Comune. Tra i progetti del prossimo triennio la nuova scuola media. Niente più voucher alle famiglie dei bambini che frequentano gli asili nido privati

Il consiglio comunale di Castelfidardo, convocato temporaneamente nella sala convegni di via Mazzini dopo il terremoto che ha lesionato il Salone degli Stemmi

Castelfidardo, il, Comando della Polizia locale

Per collegio dei revisori dei conti il nuovo bilancio previsionale 2017-2019 del Comune di Castelfidardo non è conforme alle disposizioni del testo unico degli enti locali. L’aula consiliare l’ha approvato ieri sera a maggioranza ed è stato inevitabile che la gran parte del dibattito si sia incardinata sulle severe osservazioni mosse dai tre professionisti ‘controllori’ sulla congruità, coerenza e attendibilità contabile delle previsioni di bilancio. Il bilancio presentato dall’amministrazione comunale di Castelfidardo è molto articolato (leggi l’articolo).

Castelfidardo, l’ingresso di Palazzo Comunale

LE CRITICITA’ SOLLEVATE DAL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI – In sintesi il collegio dei revisori è stato critico sulla destinazione dei proventi derivanti dalle multe al codice della strada, secondo i nuovi principi della contabilità pubblica. Riportandosi a una sentenza 2015 della Corte dei Conti del Molise, tre professionisti esterni ritengono che la previsione dei possibili introiti di fatto non possa essere considerata attendibile, sulla base dell’andamento storico delle cifre, e che quindi potrebbe interferire sul reale svolgimento dei servizi collegati alla viabilità per carenza effettiva di fondi. Il Comune di Castelfidardo prevede per il 2017 di introitare 1.800.000 euro di multe, grazie soprattutto agli autovelox installati sulla Statale 16. Numeri non prudenti per i revisori perché secondo i verbali notificati nel 2016 per complessivi 2.249.948 euro, le sanzioni effettivamente incassate l’anno scorso sono state pari solo a 1.170.210 euro e risultano ancora da incassare 1.201.463 euro per verbali ai quali non potrà essere applicato lo sconto per tempestivo pagamento entro i 5 giorni successivi alla notifica essendo ormai scaduti i termini per farlo. In più sono in sospeso ancora 350 verbali in scadenza di pagamento per un importo desunto di 45.958 euro a fronte dei quali non sono stati ancora emessi i ruoli e per i quali potrebbe ancora essere applicabile lo sconto. E’ scaduto invece il termine dei 60 giorni per altri 2.390 verbali di multa per un importo complessivo di 1.234.579. I ruoli incassati nel 2016 per le multe delle annualità pregresse, poi, ammontano a 90.079 euro. I revisori ritengono inoltre non ben dettagliato l’elenco delle voci di spesa finanziato con il 50% degli introiti delle multe (vincolati per legge), destinati a potenziare la sicurezza, implementare l’acquisto di attrezzature o per il personale della Pm.

Castelfidardo, il palazzo comunale

Altra nota dolente le società partecipate. Secondo i revisori “non viene definito l’esatto rapporto dare/avere tra ente e partecipate” per la Pluriservizi Fidardense, Farmacia Comunale Centro srl e Società Acquedotto del Nera. A loro giudizio sarebbe insomma emerso un disallineamento dei saldi e marcherebbe anche un prospetto aggiornato sulla situazione patrimoniale della Pluriservizi dopo la funzione con la Farmacia perché nel Dup vengono riportati solo dati storici pre fusione. Altre perplessità sono state espresse dal collegio sul contenzioso legale pendente, per l’assoluta inadeguatezza sugli accantonamenti per il rischio di spese legali. Nel 2017 sono stati previsti solo 20.000 euro di accantonamenti che si aggiungo ai 192.842 euro già impegnati nel 2016. Ma sono in itinere due cause di grosso calibro: quella mossa da Bravisol per l’alluvione del 2012 e l’altra della ditta Caccavale srl per il primo cantiere della scuola media, con una pretesa risarcitoria già acclarata di 200.000 euro che rischia di assorbire quasi l’80% degli accantonamenti presenti. Gli ultimi dubbi dei revisori si sono concentrati sugli impegni di spesa corrente e in conto capitale destinata al lavori straordinario e e a agli incentivi e indennità del personale.

I consiglieri Enrico Santini e Lara Piatanesi

IL DIBATTITO CONSILIARE – L’imbarazzo è sceso sull’aula consiliare ieri pomeriggio alla domanda di Lorenzo Catraro (Insieme per Castelfidardo) rivolta proprio ai due revisori dei conti presenti nella sala convegni di via Mazzini, invitati a spiegare i motivi di severità che aveva ispirato la loro relazione. E’ spettato al segretario comunale chiarire che sarebbe riduttivo incardinare tutto il discorso sulla gestione delle risorse introitate dalle multe a un’unica sentenza della Corte dei Conti perché esiste un ventaglio di pronunce della magistratura contabile che rende più articolato l’orizzonte.

L’ex sindaco Mirco Soprani

Per il resto le minoranze hanno preferito leggere in filigrana e in chiave politica i numeri del bilancio piuttosto che calzare sui rilievi mossi dal collegio dei revisori, rimarcando soprattutto l’inopportunità dell’aumento delle tariffe delle strutture sportive e per le associazioni culturali, come evidenziato dai consiglieri Enrico Santini per il Pd (leggi l’articolo) e Mirco Soprani per Solidarietà Popolare (leggi l’articolo). La capogruppo del Pd- Bic, Lara Piatanesi in più ha fatto osservare che il biglietto del Museo della Fisarmonica è stato aumentato a fronte di una riduzione degli orari di apertura e in assenza di un progetto che mettesse in rete la struttura con gli altri contenitori museali della città. Senza polemizzare, la Piatanesi ha lamentato la carenza di sostegno alle attività produttive e la bocciatura dell’emendamento a firma Pd-Bic sul fondo Sgrm presentato dal suo gruppo (leggi l’articolo) perché le somme indicate a copertura appartenevano a un capitolo già impegnato. La consigliera democrat si è ripromessa di ripresentarlo chiedendo nel corso dell’anno una variazione di bilancio. Il voto finale ha premiato lo strumento economico-finanziario 2017-2019 con i sì della maggioranza pentastellata, l’astensione di Solidarietà Popolare e il voto contrario di Pd-Bic e Insieme per Castefidardo.

Il consigliere Lorenzo Catraro

Licenziato anche il programma delle opere pubbliche che privilegia l’edilizia scolastica ed ha ottenuto il sostegno pieno di Solidarietà Popolare sul progetto della nuova scuola media rimesso in carreggiata dall’amministrazione Ascani ma anche un’apertura di credito del gruppo dem. Pd-Bic ha riconosciuto l’impegno prioritario sull’edilizia scolastica in senso generale impresso dalla nuova amministrazione comunale, considerato che include anche diversi progetti di manutenzione e completamento di altri plessi (leggi l’articolo). Ma il giudizio sul progetto scuola media in sè è stato negativo. Secondo i dem il progetto è datato 2010 e la struttura scolastica nascerebbe già vecchia, oltre non essere adeguata ala popolazione scolastica potendo accogliere solo 210 ragazzi su 561 totali. Pur rilevando come sia un ‘copia-incolla’ della vecchia proposta, il gruppo Pd-Bic ha, tuttavia, riconosciuto la valenza e l’importanza di questa realizzazione. La stessa amministrazione comunale ha precisato che sono già stati spesi 600.000 euro per la prima tranche dei lavori e che il progetto non può essere modificato con i rischio di perdere tempo e cambiare i costi dell’opera.

Il progetto della nuova scuola media di Castelfidardo

In apertura di seduta si è parlato anche della novità dei voucher per le famiglie dei bambini che frequentano gli asili nido che continueranno ad essere concessi come in passato in proporzione al reddito Isee ma ora solo ai piccoli iscritti nelle strutture comunali, non più agli alunni delle private. Il provvedimento è stato suggerito dalla necessità di incentivare l’utilizzo delle strutture pubbliche. Un’idea che non è dispiaciuta alle minoranze. In sede di voto, Pd-Bic ha scelto però di astenersi pur ritenendo condivisibile la proposta ma evidenziando che non risolverà i problemi della famiglia che opzionano il tempo pieno perché i nido pubblici al momento non l’hanno attivato. Invece di garantire un’offerta omogenea, la decisione dell’amministrazione comunale rischia pertanto di spingere alcune famiglie a preferire la struttura privata per necessità pratiche.

(m.p.c.)

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