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Infermiere sanzionato, Torrette:
“Messa a rischio
l’attività delle sale operatorie”

ANCONA -L'azienda Ospedali Riuniti risponde al Nursind dopo la decisione del richiamo verbale applicato a Francesco Pezzuto, dipendente del Blocco operatorio che si era rifiutato di andare al lavoro dopo due turni di lavoro consecutivi, perché stanco. Il direttore amministrativo: "In libera professione ha fatto anche 30 ore quando poteva riposarsi"

Fransceso Pezzuto con Giuseppino Conti del Nursind

 

Antonello Maraldo, direttore amministrativo dell’azienda Ospedali Riuniti

 

di Marina Verdenelli
Non c’era bisogno di un ordine di servizio scritto e la sanzione è stata applicata perché il dipendente, non presentandosi al terzo turno consecutivo di lavoro, ha messo a rischio l’attività delle sale operatorie dove, dal 1 ottobre 2016, sono state aumentate le sedute per abbattere le liste di attesa, passando a sei giorni su sette, a settimana. Questo in sintesi quanto risponde l’azienda Ospedali Riuniti di Torrette dopo il richiamo verbale all’infermiere del Blocco operatorio Francesco Pezzuto (leggi l’articolo), in organico all’ospedale di Ancona. E aggiunge. «Quando poteva stare di riposo – specifica il direttore amministrativo Anonello Maraldo – ha fatto 30 ore in libera professione».
La decisione ha già visto insorgere il Nursind (leggi l’articolo), con il segretario territoriale Giuseppino Conti che grida ad una violazione della legge e promette l’intervento dell’Ispettorato del lavoro. «Siamo pronti a riceverli – risponde Maraldo – che mandi pure i controlli. Il punto non è se era giusto o sbagliato quanto deciso dalla dirigente delle professioni infermieristiche che ha operato in autonomia per la sua competenza del caso. Vanno chiariti diversi punti». Come quello che non c’era bisogno di un ordine di servizio scritto affinché il dipendente, quel giorno, si presentasse al lavoro anche se reduce da due turni precedenti di cui uno di pronta reperibilità. «I turni di lavoro vengono fatti settimanalmente – dice Maraldo – dal 1 ottobre 2016 le sale operatorie lavorano sei giorni su sette, anche il sabato quindi. Questo per abbattere i tempi delle liste di attesa. Saltare il turno mette a rischio l’attività operatoria che non può essere sospesa».  Il direttore amministrativo spiega poi come nella decisione si sia tenuto conto delle attenuanti dell’infermiere, come la stanchezza dopo le molte ore passate a lavorare. «La sanzione applicata è stata minima – aggiunge Maraldo – l’infermiere Pezzuto non aveva nemmeno richiami precedenti e anche di questo è stato tenuto conto». Poi rimanda ad una legge, al 161 del 2015, che da quando è entrata in vigore avrebbe aggravato la questione dei turni ospedalieri a fronte di un organico che l’azienda Ospedali Riuniti stessa riconosce come non sufficiente per la mole di lavoro. «Questa legge stabilisce che il dipendente si debba riposare almeno 11 ore tra un turno e il successivo – dice il direttore amministrativo – ma non si ha un organico adeguato per garantire questo. Infatti si fa ricorso alla pronta disponibilità, vale a dire la reperibilità. Un problema nazionale. Per noi esistono due tipi di disponibilità, quella attiva durante la quale il dipendente viene poi chiamato a lavorare e quella passiva durante la quale non viene richiamato ma era a disposizione, a casa sua. Per il sindacato la reperibilità interrompe il riposo che poi dovrebbe essere ricalcolato per le 11 ore. Per noi invece lo sospende soltanto. Se sono stato chiamato per due ore e ho riposato quattro ore riparto da quelle quattro ore riposate, non azzero le ore di riposo». Una spiegazione che Maraldo fornisce per chiarire che i turni vengono organizzati settimanalmente e poi, nel giorno stesso è impossibile rivederli e riorganizzarli. Il direttore amministrativo aggiunge che l’infermiere Pezzuto «in mille ore di lavoro in sette mesi, ha avuto 60 ore di pronta disponibilità, solo il 6%». Sul piano organico degli infermieri intanto si sta già lavorando e Torrette conta di aumentare di altre 5 unità quelle nel blocco operatorio, entro l’anno. «Nel 2016 – specifica Maraldo – ne sono arrivate già altre 6». Il Nursind ha indetto una assemblea del personale, per il 5 aprile, a Torrette, dalle 13 alle 15, per parlare delle criticità del Blocco operatorio, della pronta disponibilità e della normativa contrattuale.

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