facebook rss

A piedi da Vallemiano al Conero,
domenica si inaugura
il sentiero recuperato

ANCONA – Dalla città al cuore della riserva naturale grazie al progetto Direzione Parco. Segnaletica, arredo e panchine "fai da te” per riscoprire il percorso abbandonato

Attivisti al lavoro in questi giorni per installare segnaletica e aree di sosta, foto dalla pagina Facebook Direzione Parco

 

Un anno fa avevano lanciato la raccolta fondi via internet, poi si sono rimboccati le maniche, costruendo da sé i totem, la segnaletica e rimettendo in sesto il sentiero abbandonato. Il sentiero Vallemiano-Monte Conero ora è realtà. Domenica 9 aprile alle 15.30 l’inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro dell’ingresso del percorso che parte da via Paolucci, passando sotto l’Asse Nord Sud, nella zona del campo sportivo di Vallemiano. In questi giorni si sono tenuti gli ultimi ritocchi e installazioni degli arredi, della cartellonistica e delle aree di sosta lungo un percorso di 5 mila passi che porta dalle vie più trafficate della città al cuore del Parco del Conero. Merito del progetto Direzione Parco, un movimento partito da Casa delle Culture e Legambiente, che si è allargato agli scout laici di Cngei, allo spazio autogestito La Cupa, al collettivo Do Architecture Yourself, fino all’aiuto dell’impresa edile La Face per i materiali necessari. Il recupero del sentiero Vallemiano-Monte Conero era un sogno nel cassetto che il circolo Pungitopo aveva da anni e sembrava irrealizzabile per motivi economici. La spesa di circa 15 mila euro non era sostenibile per l’ente Parco del Conero, sempre più in difficoltà finanziaria con gli ultimi tagli della Regione, né il Comune se ne era mai fatto carico.

Il materiale preparato nello spazio La Cupa, gran parte legno di risulta e riciclaggio, foto da pagina Facebook Direzione Parco

E allora gli attivisti ci hanno pensato da sé, prima con il crowdfunding via internet, poi con il volontariato. Il sentiero di 4 chilometri parte dall’inizio di via Paolucci, sotto al cavalcavia dell’Asse Nord-Sud e porta fino alla riserva naturale correndo nel primo tratto lungo gli argini del fosso Miano. Fino a poco tempo fa, era una discarica a cielo aperto. Oggi può essere un motivo di attrazione. Il sentiero è anche un tassello di una visione lanciata nel 2009 dall’urbanista napoletano Carlo Gasparrini, incaricato dal Comune come consulente del nuovo Prg. Tra gli interventi chiave dell’Ancona del futuro, Gasparrini disegnò la Cometa Verde: una rete ideale di percorsi naturalistici che vede nel monte Conero la sua “testa”, e nei sentieri pedonali le scie di una mteora. Una trama di collegamenti che si allunga e tocca tutti i parchi urbani di Ancona: Pietralacroce, Passetto, Cardeto, Guasco, ma anche Cittadella e Forte Altavilla. Per realizzare questa visione, secondo Gasparrini, sarebbe stato necessario solo qualche intervento minore di “ricucitura” e sistemazione del verde urbano. Uno di questi, appunto, il sentiero di Vallemiano. E dove non sono arrivati finora enti e istituzioni, ci è riuscito ora Direzione Parco.

 

(E. Ga.)

Volontari al lavoro per realizzare gli ultimi arredi del sentiero

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X