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Il Cardeto cerca il rilancio
con la App dell’Università

ANCONA – Lanciato oggi il prototipo di CyberCardeto: il parco guida il visitatore tramite cellulare, dando indicazioni e suggerimenti, ma raccoglie anche informazioni sulle preferenze dei turisti

Alcuni dei ricercatori europei che oggi hanno testato CyberCardeto, visitando il parco

 

di Emanuele Garofalo

Il Cardeto muove un primo passo virtuale verso il rilancio. Aspettando le risorse e i finanziamenti per la manutenzione e la cura, che il Comune conta di intercettare in Europa, l’Università ha dotato il Cardeto di una nuova infrastruttura immateriale e moderna per chi vuole scoprire e godere il parco ricco di storia. E’ stata presentata a Villarey l’App per smartphone CyberCardeto. Da oggi è scaricabile gratuitamente da Google Play o da Itunes per sistemi iPhone e Android, l’applicazione guida e avverte il visitatore del parco dei possibili percorsi e dei punti di interesse, sia ambientali-naturali, sia storico-architettonici, inviando sullo schermo informazioni e indicazioni. La App è il frutto del progetto COST Action dell’Univpm e rappresenta anche un primo passo della collaborazione con il Comune di Ferrara e il Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano. Una collaborazione che il Comune di Ancona, Ap e Soprintendenza sperano potrà consentire di intercettare quei finanziamenti europei necessari per rimettere in sesto il parco, ad iniziare dalla riapertura del percorso della memoria ebraica Chayim, chiuso dal 2011. La App infatti sarà replicata anche a Ferrara. Il progetto è stata lanciato oggi davanti a 45 ricercatori da 30 paesi europei in visita in città, che hanno potuto poi girare liberamente i 35 ettari del Cardeto accompagnati dalla guida del cellulare. Non solo mappa virtuale, perché la App, tramite alcuni “beacon”, radiofari tecnologici piazzati nel parco, oltre ad inviare raccoglie anche le informazioni sui visitatori, in maniera del tutto anonima. Sarà così possibile analizzare i percorsi, le permanenze e le preferenze dei turisti o degli amanti del parco.

Un momento della presentazione con il rettore Longhi, il presidente della comunità ebraica di Ancona Manfredo Coen e l’assessore al turismo Paolo Marasca

“Una analisi che sarà un feedback utile per il pianificare gli interventi nel parco, per fare geomarketing, usare questi dati per fare marketing territoriale, capire quali sono le attrattive preferite o qual è il profilo del visitatore, ad esempio se sono singoli o gruppi” spiega Roberto Pierdicca, il ricercatore della Facoltà di Ingegneria che ha curato la App. “Come hanno reagito i ricercatori europei? Ovviamente sono rimasti affascinati da questo parco unico che è il Cardeto” risponde Pierdicca. Chiusa la fase di test, il progetto avrà un suo lancio pubblico, con una segnaletica nei punti di passaggio dei turisti per avvisare che possono scaricare la App, rendendo CyberCardeto una porta di accesso moderna ad un parco storico e antico.

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