Case del piacere, vecchietti adescati in pieno pomeriggio durante le passeggiate in corso Carlo Alberto e un furgone adibito ad alcova del sesso: è il Piano proibito, tra prostituzione e appuntamenti osé concordati anche in piena luce del sole. Dopo la scoperta da parte della polizia municipale di due abitazioni – una in via Scrima, l’altra in via Colombo – utilizzate da una coppia di lucciole per incontri hot con i propri clienti (leggi l’articolo), la girandola di squillo non si è arrestata nella Seconda Ancona. La tendenza, anzi, pare in crescita. Lo lamentano per primi i residenti, che notano un viavai di giovani donne a tutte le ore, soprattutto in corso Carlo Alberto. E nuovi escamotage sono stato presi dalle prostitute per avvicinare i clienti. Come l’ultimo scoperto dai vigili urbani. Fino a poche settimane fa, la lente della polizia giudiziaria della municipale ha osservato attentamente gli spostamenti di un furgone con targa straniera. La conducente? Un’avvenente romena di circa 40 anni, proveniente dall’Abruzzo. La donna sarebbe piombata in città per fare incetta di cuori. E di soldi. Qualche suo contatto le avrebbe presentato una nutrita clientela di uomini. In altre occasioni, si sarebbe fatta vedere lungo le vie attorno a piazza Ugo Bassi per tastare il terreno e prendere appuntamenti. Per gli incontri aveva scelto una posizione lontana da sguardi indiscreti, sotto uno dei ponti dell’asse nord sud, in zona Vallemiano. Il furgone era il suo rifugio a luci rosse. Un luogo dove lavorare, dormire e mangiare. Difficile immaginare delle condizioni igieniche accettabili. Quando gli agenti della municipale, spinti dalle segnalazioni di alcuni residenti, hanno effettuato un blitz sul mezzo, hanno trovato una situazione ai limiti della vivibilità. Ciò non ha impedito a decine di clienti, anche over 70, di passare del tempo tra le braccia della bella romena. Scoperta la sua attività, la donna è stata fatta allontanare. Con lei, però, non è sparito il sospetto della prostituzione. Sarebbero corso Carlo Alberto e via Giordano Bruno le strade più frequentate dalle lucciole, giovanissime e quasi tutte di origine africana. Qualcuno aspetterebbe la preda, soprattutto anziani a passeggio, di pomeriggio. Altre ragazze, forse meno spavalde e con un target differente, in piena notte. In entrambi i casi, si avvicinerebbero agli uomini in maniera seducente, per poi convincerli ad un incontro hot per pochi soldi. Sui social, gli allarmi dei residenti per denunciare il fenomeno della prostituzione, sono esplosi negli ultimi giorni, tra rabbia e indignazione.
(Redazione CA)
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La grande F piace a tutte le età, se il comune non dà alternative sociali, la noia prende il sopravvento.
Tra bocce e pocce, pur’io sceglerei la seconda…
Dal tuo ragionamento evince la necessità della squillo sociale,il comune dovrebbe mettere a disposizione dei locali adibiti a case chiuse per poi far distrarre i poveri anziani che si annoiano,magari con prezzo sociale in base all’isee!!