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Osimo, letti per la chemioterapia
per superare le liste d’attesa di Torrette (Video)

OSPEDALE CHE CAMBIA - Presentati stamattina i due nuovi primari del Ss. Benvenuto e Rocco, Maurizio Burattini (Medicina) e Salvatore Iuorio (Anestesia-Rianimazione). Tra le tante novità anche il ritorno dei medici specializzandi dell'Università Politecnica della Marche nelle corsie ospedaliere osimane
Ospedale di Osimo, i nuovi primari Maurizio Bevilacqua e Salvatore Iuorio si presentano

Un momento della conferenza stampa di stamattina a palazzo comunale di Osimo. Da sinistra l’assessore Bernardini, il dg Bevilacqua, il primario Burattini, il sindaco Pugnaloni, il primario Iuorio e la dottoressa Storti

Nadia Storti e Maria Rosa Pallotta

Torneranno a fare pratica nelle corsie dell’ospedale di Osimo i medici specializzandi e il Ss. Benvenuto e Rocco entrerà a far parte della rete formativa per la specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università Politecnica delle  Marche. Ma tra le novità in arrivo è prevista la gestione di nuovi ambulatori anche per il dolore oncologico, settore ancora scoperto. I pazienti di Torrette, seguiti in Ematologia potranno infatti svolgere la chemioterapia, entro la scadenza prevista, nel reparto osimano di Medicina superando così le inevitabili liste d’attesa dell’ospedale regionale. Il presidio ospedaliero di via Leopardi aiuterà infatti a drenare le richieste anconetane mettendo a disposizione letti tecnici per i ricoveri in day hospital.

Qualcosa è già cambiato con l’arrivo dei due nuovi primari dell’ospedale di Osimo (leggi l’articolo). Il dottor Maurizio Burattini, ematologo, è entrato in servizio a Medicina dallo scorso mese di novembre ed ha già impresso una svolta al reparto, mentre il dottor Salvatore Iuorio, inizierà a guidare in Chirurgia il settore dell’Anestesia-Rianimazione da martedì 16 maggio. Come ex coordinatore del blocco operatorio delle 19 sale di Torrette punterà fin da subito a rendere efficiente l’utilizzo delle 3 camere chirurgiche di Osimo, ottimizzando la routine degli interventi. I due professionisti sono stati presentati stamattina, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a palazzo comunale, dal dg dell’area vasta 2 Maurizio Bevilacqua e dal direttore sanitario dell’area vasta 2, Nadia Storti, ospiti con Maria Rosa Pallotta, direttore sanitario dell’ospedale di Osimo, del sindaco Simone Pugnaloni e dell’assessore Daniele Bernardini.

Il sindaco Pugnaloni tra  i due nuovi primari

“Sono gli unici due primari selezionati nell’Area Vasta 2 nell’arco dell’ultimo anno. E abbiamo scelto come sede il Ss. Benvenuto e Rocco – ha sottolineato Bevilacqua – Non dimentichiamo che Osimo fa parte del presidio ospedaliero unico che comprende Jesi, Fabriano e Senigallia e Cingoli”. Entrambi i primari hanno trovato squadre di collaboratori molto validi e motivati. Un giudizio confermato anche dalla Pallotta che stamattina ha rimarcato come i due nuovi direttori di reparto si sono inseriti “in un contesto professionale e umano già di valore perché l’ospedale di Osimo ha un’ottima tradizione chirurgica e medica. Due punti fermi sui quali i nuovi primari si inseriranno, innestandovi le novità che non sono in antitesi con le attività del passato”. Con il loro contributo si cercherà di raggiungere una maggiore qualità nel servizio e migliori prestazioni “per dimostrare ai cittadini che Osimo è un’ospedale di qualità ma anche al ministero che valuta le strutture sui numeri e sui tempi delle prestazioni” ha aggiunto la Storti.

“C’è stata una prima fase difficile, quando è stato chiuso il reparto di Ostetricia, e noi abbiamo fatto le nostre battaglie – ha ricordato il sindaco Pugnaloni – Poi però abbiamo capito che c’era un ragionamento logico più importante a livello regionale sulla decisione di chiudere questi reparti. E dal giorno successivo la Regione Marche e l’Asur sono state vicine ad Osimo per far ripartire il protocollo con l’Inrca. Gli iter burocratici spesso posso essere più lunghi, ma l’importante è che i progetti siano portati a termine. Questi due nuovi primari rafforzano l’ospedale di Osimo e non solo. Verranno attivate anche tante attività ambulatoriali che arricchiscono l’offerta di questo nosocomio. Inoltre si sta lavorando anche all’iter per il Pronto soccorso (leggi l’articolo).

Procede su binari collaterali anche il progetto di fusione Inrca-Osimo (leggi l’articolo). Sono già stati svolti due tavoli di confronti con le sigle sindacali dei medici e degli operatori del comparto. “La fase sperimentale del protocollo scadrà a settembre – ha spiegato stamattina Nadia Storti – La maggior parte dei percorsi sono stati attivati e le direzioni mediche di presidio stanno attivando gli ultimi passaggi, collegati ai servizi trasversali. Ora aspettiamo di incontraci con i sindacati per definire bene le garanzie contrattuali per il personale. A settembre, terminata la fase di sperimentazione saranno redatti gli atti amministrativi regionali e aziendali perché il progetto si trasformi in realtà, nei tempi tecnici necessari per assolvere a tutte le disposizioni normative. I dipendenti ci hanno chiesto chiarificazioni sulla sede di lavoro, la personalità giuridica, la retribuzione e poi la possibilità di opzionare la mobilità nelle strutture sanitarie dell’area vasta 2”. Questi passaggio garantiranno pari dignità al personale di entrambe le strutture, dell’Inrca della Montagnola e del presidio osimano. “Ciascuno vedrà salvaguardato il suo ruolo – ha assicurato Bernardini – I problemi che vive l’ospedale di Osimo sono quelli della sanità nazionale”. D’altro canto la popolazione invecchia e l’aspettativa di vita si allunga. L’80% degli utenti che si rivolgono al pronto soccorso di Osimo oggi sono over 65, non è un mistero. “Questa è una realtà e per Osimo è più accentuata dalla presenza di 3 case di riposo – ha fatto osservare l’assessore – ma non dobbiamo pensare per il nostro ospedale un futuro da geriatria”.

(m.p.c.)

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