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Addio Banca Marche,
diventa Banca Adriatica
“Uscite di personale inevitabili”

CLOSING UBI-NBM - Il Ceo dell'istituto bergamasco Victor Massiah: "Chiuso un articolato processo, fieri di quanto fatto". Via un terzo dei dipendenti, 1.569 gli esuberi previsti per le tre good bank acquisite (l'istituto di Fontedamo, Banca Etruria e Carichieti)

Ma a proposito di dipendenti Ubi Banca prevede di tagliare di circa un terzo il personale delle tre good bank. Entro il 2020 la banca vuole infatti ridurre di circa 200 milioni gli oneri operativi di Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti attraverso una contrazione dell’organico di 1.569 risorse (-32% rispetto al 2016), il taglio di 140 filiali e l’ottimizzazione delle altre spese amministrative. E’ quanto si legge nell’aggiornamento del piano industriale di Ubi Banca. L’istituto ha approvato anche i risultati del terzo trimestre che mostrano un utile netto consolidato di 67 milioni di euro, in crescita del 59,4% rispetto al primo trimestre del 2016, nonostante un’ulteriore svalutazione del Fondo Atlante per 13,5 milioni, oneri relativi al Progetto Banca Unica per 4,6 milioni e spese progettuali relative all’acquisto delle tre good bank per 1,1 milioni.

“I tagli al personale previsti per le tre good bank sono inevitabili – ha detto il consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah –  Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti giungono da un contesto di grande crisi, di grande difficoltà, che implica inevitabilmente delle azioni cosiddette di turnaround che vanno innanzitutto a incidere sulla struttura dei costi e sulla qualità del credito. Serviranno importanti riorganizzazioni, ci saranno delle uscite di personale inevitabili e allo stesso tempo, però, la pulizia che è stata fatta sulla situazione del credito non performante migliorerà nettamente il costo del rischio». Cambiano anche i nomi delle tre banche: Banca Marche diventa Banca Adriatica, Banca Etruria diventa Banca Tirrenica, e CariChieti diventa Banca Teatina. Per tutte la sede legale si trasferisce a Bergamo fino alla fusione in Ubi, si prevede entro l’inizio del 2018.

Un presidente bergamasco per Nuova Banca Marche

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