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Consiglio lampo ad Osimo,
le opposizioni gridano al “golpe” (Video-Audio)

AULA - Indetta l'assemblea di prima mattina, la maggioranza inizia i lavori in prima convocazione senza attendere le opposizioni, anticipando e approvando il punto 5 all'ordine del giorno sul nuovo consorzio per la gestione dei rifiuti. La consigliera Mariani definisce l'atteggiamento di maggioranza "quasi mafioso" e il capogruppo Pd, Campanari, annuncia querele. Lei minaccia azioni penali per la scelta di negarle il voto
Consiglio comunale-lampo: i commenti dei consiglieri Giorgio Campanari (Pd); Maria Grazia Mariani (Gruppo misto) e David Monticelli (M5S)

La sala gialla di Osimo (foto d’archivio)

 

Blitz della maggioranza in Consiglio comunale di Osimo sul voto per l’ingresso dell’amministrazione nella società consortile di gestione dei rifiuti Ecofon Conero (ascolta l’audio). Indetta l’assemblea per le 8 del mattino, la maggioranza, la sola puntuale in aula, non ha atteso la consueta seconda convocazione per dare il via ai lavori. Constatato il numero legale, si è aperta la seduta con i soli 13 consiglieri di maggioranza presenti che hanno chiesto l’anticipazione della discussione ed il voto del punto 5 all’ordine del giorno, quello relativo alla gestione dei rifiuti ed all’acquisizione della partecipazione azionaria da parte del Comune in Ecofon Conero spa (leggi l’articolo). Ordine del giorno invertito e via alla votazione ed all’approvazione della delibera, senza aprire la discussione e con l’opposizione assente. E’ riuscito a votarlo soltanto il capogruppo delle Liste Civiche, Sandro Antonelli, i colleghi di gruppo Monica Bordoni e e Graziano Palazzini che erano già in aula hanno spento il budge per protesta  mentre iniziavano ad arrivare tutti gli consiglieri delle minoranze. La prima a fare il suo ingresso in aula a lavori iniziati, Maria Grazia Mariani (Popolari per Osimo), David Monticelli e Sara Andreoli (Movimento 5 Stelle) che hanno gridato al “golpe”. La Mariani in particolare prima di uscire dall’emiciclio ha definito il comportamento della maggioranza “quasi mafioso”. Seduta abbandonata per protesta da parte di tutte le opposizioni che hanno indetto una conferenza stampa per le 12. In corso l’incontro con i giornalisti chiesto, invece, dalla maggioranza per spiegare le motivazioni del voto anticipato sulla questione rifiuti.

— LE RAGIONI DELLA MAGGIORANZA —

La conferenza stmpa indetta dalla maggioranza , dalla presidente del consiglio e dal sindaco di Osimo, stamattina a Caffè del Corso

GIORGIO CAMPANARI (capogruppo Pd) – “Il consiglio era convocato alle 8 e alle 8.05, visto che c’era il numero legale, si è proceduto all’inizio del lavori. Il regolamento permette, previa votazione, di anticipare i punti. Siccome ritenevamo fondamentale e importante questo voto per la città. Abbiamo ritenuto di dover chiedere l’anticipo. E comunque le minoranze sono arrivate e il voto negativo sul punto all’odg espresso dal capogruppo Sandro Antonelli (liste civiche), dimostra e testimonia che le minornze eran presenti in ala, ma hanno preferito protestare piuttosto che intervenire. La Capogruppo Mariani ha contestato il fatto che non è stata fatta parlare ma lei è entrata in aula ormai in fase di votazione e per regolamento non poteva più intervenire, né votare”.

PAOLA ANDREONI (Presidente Consiglio comunale) – “La convocazione era prevista per le 8. Il regolameno prevede che ertro 30 minuti deve essere fatto l’appello. Nel momento in cui viene fatto l’appello e c’è il numero legale si può legittimamente iniziare la seduta consiliare. Se poi qualche consigliere comunale, per suoi motivi personali, decide di non arrivare alla 8, ora della convocazione non può essere un problema se tutto è svolto nella piena legalità. Sono invece di una gravità inaudita le dichiarazioni pronunciate dalla consigliera Mariani. Noi ci riserveremo, sia personalmente che come organo istituzionale, di adire le vie legali. Rimandiamo il giudizio alla magistratura”

SIMONE PUGNALONI (Sindaco) – “Quelle parole sono state esagerate quando qualche mese fa, per qualche minuto di ritardo di una consigliera di maggioranza, gli altri consiglieri non hanno tenuto un atteggiamento rispettoso, aspettando il suo arrivo o votando contro e spiegando le ragioni della loro contrarietà, ma ci hanno deriso, si sono alzati e se ne sono andati via facendo mancare il numero legale. Respingo quindi al mittente le accuse che la maggioranza oggi abbia tenuto un atteggiamento scorretto o come descritti, secondo verbale, dalla consigliera Mariani che ha utilizzato parole disgustose e per le quali tutti insieme faremo una denuncia”.

DIEGO GALLINA FIORINI (consigliere Pd) – “Le opposizioni gridano al golpe perché il Consiglio Comunale è iniziato senza di loro.  Ma se la seduta era convocata per le 8 e a quell’ora c’era il numero legale, per quale motivo il Presidente avrebbe dovuto aspettare i ritardatari???  Se c’è il numero legale il Consiglio può e deve avere inizio (art. 19 c. 2 del Regolamento); è prevista un’attesa massima di 30 minuti solo nel caso in cui non sia presente in Aula il numero minimo di consiglieri necessario per dare inizio alla seduta. Chi ha gridato “vergogna” (o altri epiteti che qui preferisco non riportare, ma che sono a verbale del consiglio) dovrebbe rileggersi il regolamento e riflettere un po’ di più prima di sparare certe sentenze..  Continuare a parlare di “attacco alla democrazia” o di dittatura della maggioranza, seppure con vignette ironiche, è una forma di mistificazione della realtà oltre che una grave e infondata accusa nei confronti dei consiglieri che hanno avuto la sola “colpa” di svegliarsi per tempo ed essere puntuali all’ora di convocazione”.

GRUPPO CONSILIARE PD – “In merito all’odierna seduta del Consiglio Comunale si è verificata solo una semplice situazione: le opposizioni sono arrivate in ritardo rispetto alla convocazione del Consiglio che era prevista per le ore 8, facendo addirittura saltare le loro interrogazioni e le loro mozioni che erano iscritte al primo punto all’ordine del giorno. Le accuse che ci vengono mosse servono solo per coprire la loro incapacità di rappresentare i cittadini garantendo la presenza in Consiglio negli orari prestabiliti. Per l’ennesima volta, irrispettosa del Consiglio Comunale, della Presidente e dei consiglieri, la consigliera Mariani si è rivolta alla maggioranza con parole gravissime, messe a verbale, di cui dovrà renderne conto all’autorità giudiziaria”.

— LE RAGIONI DELLA MINORANZA —

La conferenza stampa del gruppo misto e del M5s si è svolta al bar Gironda. Da sin. i consiglieri Mario Araco, Maria Grazia Mariani e David Monticelli

MOVIMENTO 5 STELLE –  Vergogna. E’ questo l’unica parola che sale, insieme alla rabbia, guardando al comportamento dei vergognosi consiglieri della vergognosa maggioranza tenuto nel consiglio comunale del 10 giugno 2017! Cosa è successo? Semplice: drappelli di consiglieri del PD e della maggioranza in tenuta mimetica si erano accampati nella notte intorno all’obbiettivo prestabilito della Sala Gialla. Alle prime luci dell’alba erano poi scattati sotto il comando del prode condottiero Kim Jong Pugnaloni verso gli scranni del consiglio comunale per tendere un’imboscata alla democrazia. Il consiglio era stato convocato alle 8.00 di sabato mattina: un orario piuttosto mattutino, avevamo pensato, ma forse ragionato per iniziare i lavori presto (alle ore 8.30 dopo la canonica mezzora di attesa prima dell’appello) e finirli altrettanto presto. Invece i valorosi consiglieri di maggioranza si erano dati appuntamento alla chetichella alle 8.00 precise, iniziando il consiglio senza la presenza delle ignare minoranze, grazie alla vergognosa complicità dell’imparzialissima presidente del consiglio Paola Andreoni, la quale – in pieno spirito super partes – non solo ha dato inizio immediatamente alla seduta, quando sarebbe stato invece doveroso sottolineare l’opportunità di attendere anche l’arrivo delle minoranze, ma ha anche impunemente permesso che fosse anticipata la discussione del punto 5 all’ordine del giorno, quello cruciale di questo consiglio, e cioè l’approvazione del pastrocchio Multiservizi – Ecofon fortemente voluto dal PD anconetano e dalla sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, a cui i valorosi e sedicenti indipendenti consiglieri del PD osimano hanno offerto con gioia le loro calde e umide lingue felpate. Alle ore 8.10, all’arrivo dei primi consiglieri di opposizione, i giochi erano già fatti. L’anticipo del punto 5 aveva permesso alla maggioranza di votarselo alla velocità della luce e di bivaccare serenamente, gongolando per la missione compiuta: quella di impedire il dibattito democratico su una questione di fondamentale importanza e cioè il futuro della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nella provincia di Ancona. Vergogna! Lo ripetiamo! Vergogna, e ancora vergogna! Vergognosi consiglieri del PD, avete i numeri per votarvi le vostre proposte (indecenti) di delibera: abbiate il coraggio di affrontare la discussione democratica in consiglio e poi votarvele! Avete toccato il fondo: la democrazia ad Osimo non era mai stata così vilipesa! Nascondendovi dietro ipocriti formalismi, leggeremo nelle prossime ore le vostre patetiche scuse da arrampicatori di specchi. La verità però è semplicemente una: la democrazia per voi è un oggetto del mistero e un fastidio, e l’avete dimostrato anche con il vostro smanioso ed entusiastico supporto all’aggressione di Renzi alla Costituzione, respinta fortunatamente dagli italiani col referendum del 4 dicembre 2016. Voi siete oltre Renzi, siete talmente democratici che il vostro nuovo idolo è Kim-Jong-Un. Viva la democrazia! Viva l’Italia! Anzi, pardon… Viva la Corea del Nord!”

MARIO ARACO (Gruppo misto) – “E’ stata una cosa vergognosa. Un comportamento della maggioranza antidemocratico, che sta peggiorando nel tempo, soprattutto negli ultimi periodi. Oggi tra l’altro è stata incomprensibile questa scelta della maggioranza considerato che aveva in aula tutti i consiglieri e quindi aveva i numeri per votare e approvare quel punto”

MARIA GRAZIA MARIANI (capogruppo Gruppo Misto) – “Mi è stato tolto il diritto di votare quell’argomento, un diritto costituzionalmente garantito. Anche io valuterò azioni legali. Non solo mi hanno impedito di votare ma continuano nella politica di intimidazione minacciando continuamente denunce nei miei confronti. Pensano di cucirmi la bocca. Ma io andrò dritta per la mia strada sia come consigliere che anche come cittadina. La verità è un’altra. Esattamente un anno fa l’amministrazione Pd di Pugnaloni decideva di triplicare le poltrone in Astea Servizi che passava da un Amministratore delegato ad un Consiglio di Amministrazione a 3. E’ trascorso un anno ma la moltiplicazione dei pani e dei pesci in casa Pd sembra un’attività davvero proficua. Poche settimane fa l’operazione Astea spa/ Centro Marche Acque ha consentito la duplicazione delle poltrone e quindi nuovi incarichi politici. Oggi in Consiglio comunale la maggioranza ha deciso da sola di acquisire le partecipazioni di un’altra società, la Ecofon Conero SpA e di modificare lo Statuto che prevede anche l’aumento dei componenti del CdA. e non solo. Infatti nella delibera si autorizza anche la nascita di una nuova società pubblica e quindi nuove poltrone per una gestione migliore (così sostiene il Pd) del servizio di raccolta dei Rifiuti. La motivazione è sempre la stessa: è quella di migliorare i servizi pubblici e renderli più economici. In realtà è solo un pretesto del Pd che mira solo a sistemare altri “amici” con nuovi incarichi. Basti dire che entrambe le società (Centro Marche Acque ed Ecofon Conero) contano zero dipedenti e decine di amministratori! Ci sono più poltrone di comando che persone da comandare. E’ una situazione paradossale, forse sarebbe meglio definirla “incredibile” se a ciò aggiungiamo che Ecofon Conero che il Comune di Osimo domani deciderà di acquisire, negli ultimi due anni ha chiuso con un bilancio in perdita di quasi 50.000 euro. Si, avete capito bene: il Pd ha deciso di acquisire partecipazioni di una società in perdita. Come potrebbe essere il contrario se l’unico compito assegnato alla Ecofon è quello di pagare gli amministratori? Così gli osimani dovranno pagare anche i “buffi” lasciati da altri! Mi chiedo, di questo passo, come sarà possibile diminuire le bollette. Il sospetto dell’ex Commissario Cottarelli “che molte società siano state create principalmente per dare posizioni di favore a qualche amministratore o dipendente” diventa realtà anche nella nostra Osimo”.

Monica Bordoni

MONICA BORDONI (Liste Civiche) – “Personalmente non contesto ne il giorno della convocazione, in quanto il sabato permette a molti consiglieri di non dover penealizzare il lavoro, ne l’orario, forse perchè sono mattiniera di mio. Quello che contesto sono le modalità con la quale si gestiscono i lavori di un consiglio comunale, un Presidente del Consiglio che non garantisce pari dignità tra maggioranza ed opposizione, consiglieri di maggioranza a caccia di escamotage perchè poco preparati a reggere lo scontro con le opposizioni, privandole di dialogare sui temi importanti e strategici che avranno ripercussioni nella comunità i prossimi decenni. Oggi il caso Ecofon lascerà segni indelebili sulla città di Osimo, la maggioranza a testa bassa ha eseguito imposizioni di partito e svenduto un’altro pezzo importante di Osimo: La gestione integrata dei rifiuti …… Una votazione direi ‘in house’ , che si sono votati anticipando il punto all odg , in 10 min, emendando la delibera perché pure sbagliata…. impotenti di fronte a tanta sfrontatezza”

Il capogruppo delle liste civiche, Sandro Antonelli

SANDRO ANTONELLI (capogruppo Liste civiche) – “Il PD osimano sta dimostrando sempre più di voler governare senza alcun confronto con le opposizioni. Quanto successo oggi in consiglio comunale lo dimostra inequivocabilmente. Il Presidente ha aperto la seduta alle 8,01, in assenza di tutti i gruppi di opposizione, pur essendo la prassi quella di attendere fino a 30 minuti dalla convocazione. Questo tempo, ovviamente viene sempre atteso quando si devono aspettare i consiglieri di maggioranza. Oggi non è stato così. Campanari si sforza di dire che è stato fatto tutto secondo il regolamento. Vero, ma dica pure perché non si è voluto attendere la presenza dei consiglieri di opposizione, arrivati tutti entro le 8, 20 e soprattutto dica perché è stato chiesto di anticipare il punto relativo alla Ecofon/ATA rifiuti ? Quale è stato il motivo di urgenza che può aver giustificato un tale anticipo? La risposta è semplice la maggioranza non accetta più il confronto con l’opposizione neanche quando si trattano punti importanti per la nostra città come quello in discussione, si fa per dire, oggi. Dispiace poi che il Presidente del consiglio comunale, che dovrebbe essere super partes, si presti a simili mezzucci per favorire la maggioranza. Ai posteri l’ardua sentenza … sempre che la diano in orario e secondo il regolamento però”.

(Servizio aggiornato alle 15.45)

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