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Agugliano, gatto preso a fucilate:
è caccia al responsabile

MALTRATTAMENTI - Dopo l'episodio, i proprietari di Tommy, micio di un anno, hanno sporto denuncia ai carabinieri. "Un gesto di una violenza inaudita. Chi ha sentito spari o lamenti - dicono - lo segnali anche in forma anonima". E' la seconda querela che viene formalizzata in caserma. L'animale ha perso un occhio

Il gatto Tommy com’era prima

La radiografia che ha rilevato la rosa dei pallini sparata a distanza ravvicinata sulla testa del gattino

E’ tornato da solo a casa per cercare aiuto e si è rintanato nella sua cuccetta in giardino dove a prima mattina l’hanno trovato insanguinato e con un occhio tumefatto i proprietari, una famiglia di Castel d’Emilio ad Agugliano che lo cercava da ore. Questa è la storia di Tommy un gatto tigrato di un anno, curioso e indipendente, punito e impallinato forse per aver superato i confini di qualche proprietà privata. Nella notte tra il 5 ed 6 giugno qualcuno ha imbracciato il suo fucile da caccia, ha preso la mira ed ha centrato il ‘nemico’ peloso sulla testa.  Raggiunto dalla rosa di pallini il gattino, dolorante, si è trascinato fino a casa.

“Lo cercavamo dalla sera prima perché non era rientrato. La mattina del 6 giugno lo abbiamo trovato in quelle condizioni e l’abbiamo subito portato dal veterinario – racconta il proprietario F.A – La fortuna è stata che i piombini non hanno perforato la scatola cranica. Tommy si è salvato però ha perso l’occhio. Adesso è tornato a casa ma è ancora molto debole e sotto terapia medica. L’aspetto più sconcertante di questa vicenda è che chi ha compiuto questo gesto di inaudita violenza, lo ha fatto con intenzionalità e dolo. Il veterinario ci ha certificato che i pallini sono stati sparati a distanza ravvicinata, a bruciapelo data l’entità dei danni. Pertanto Tommy non è stato vittima di un errore, non è stato scambiato da un cacciatore per una preda da colpire”.

Con in mano il referto del veterinario che lo ha sottoposto ad un intervento chirurgico per rimuovere tutti i proiettili, la famiglia si è diretta alla caserma dei carabinieri di Agugliano per sporgere denuncia contro ignoti per il reato di maltrattamento di animali, punito severamente della legge italiana. “I carabinieri ci hanno assicurato che indagheranno sul fatto – prosegue F.A. – Presto consegneremo anche i piombini che il veterinario ha estratto dalla testa di Tommy. Dovrebbe trattarsi di un fucile di piccolo calibro. Chiediamo però l’aiuto di tutti: se qualcuno di Castel d’Emilio la sera o la notte tra il 5 e il 6 giugno (lunedì – martedì scorsi) avesse sentito spari o lamenti è pregato comunque di segnalarlo ai carabinieri, anche in forma anonima, o a noi”.

Ancora una bella immagine di Tommy

In passato nella frazione di Agugliano erano stati registrati altri strani episodi di scomparsa o avvelenamento di felini, rimasti però senza un colpevole. Qualche anno fa un altro micio che abita nello stesso palazzo della famiglia di Tommy era stato preso a bersaglio da un cecchino che aveva mirato agli organi vitali, senza lesionarli per fortuna. Anche in questo caso era stato sporta denuncia ma le indagini si erano arenate senza risolvere il giallo. “Tommy è un gatto domestico sterilizzato che cacciava topi e bisce – ricorda il padrone- amava andare in giro, è vero, ma anche se fosse entrato in qualche orto infastidendo il proprietario, non era quello il modo di cacciarlo via. Bastava spaventarlo tirandogli magari addosso una secchiata d’acqua, non scaricandogli contro il caricatore di un fucile. C’è qualcuno in zona che oltre a non amare gli animali sta facendo un uso improprio dell’arma che possiede”. La vicenda è stata segnalata anche all’Enpa e all’Oipa.

(m.p.c.)

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