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Aerdorica, la Procura conferma
la richiesta di fallimento

ANCONA – Il verdetto è atteso nei prossimi 20 giorni, il collegio dei giudici si è riservato alcuni giorni per la decisione. L’ad Massei ha snocciolato i dati positivi del Sanzio, ma per il procuratore della Repubblica Melotti “si pone l’obbligo di confermare l’istanza”

 

Continuare a volare o andare in liquidazione, ultimi giorni per decidere il futuro di Aerdorica. Stamattina l’udienza pre fallimentare al tribunale di Ancona non è arrivata a verdetto. Il collegio dei giudici si sono riservati alcuni giorni per decidere, l’ultima parola è attesa entro 20 giorni. Davanti ai giudici, il pm Paolo Gubinelli ha ribadito la richiesta di fallimento per il Sanzio, gravato da un’eredità di circa 40 milioni di debiti, oltre alle indagini penali in corso per l’ex managment (leggi l’articolo). L’ad di Aerdorica Federica Massei, assistita dall’avvocato Ronconi, ha invece ribadito gli sforzi per il risanamento della società: i numeri positivi dei traffici (leggi l’articolo) dell’ultimo anno, il prestito ponte di 7,2 milioni approvato dalla Regione e dalla Commissione europea, il piano di ricapitalizzazione da 21 milioni in totale che la Regione ha approvato, ma anche l’importante riduzione di costi. Abbattute del 50% le spese di consulenze e costi di gestione, raggiunto l’accordo sindacale per un ulteriore milione di euro di tagli al costo del personale. Da ultimo, è arrivata ieri, a sorpresa, anche la notizia che la giunta regionale ha approvato gli indirizzi per la cessione delle quote a privati delle azioni di Aerdorica. Una mossa strategica per prendere tempo con la magistratura o c’è un interesse reale di un nuovo investitore, pronto a rilevare il pacchetto di maggioranza? Per la Procura, i dubbi sul futuro di Aerdorica restano. “L’attuale amministrazione di Aerdorica – ha speigato il procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti – ha segnato una differenza rispetto al passato, come emerso dalle indagini svolte. Sulla base degli accertamenti condotti dalla Procura attraverso la Guardia di Finanza, però, per la questione del debito erariale e per altri fattori d’incertezza sul futuro, si pone l’obbligo di confermare l’istanza di fallimento”.

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