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Guardia di finanza, Carozza avverte:
“Sisma e crisi, humus per la criminalità”

ANCONA – Scoperti 159 evasori totali, sette erano domiciliati in paradisi fiscali. Crescono gli illeciti fallimentari. Le fiamme gialle hanno celebrato i 243 anni dalla fondazione, in una regione dall’economia a pezzi. Il comandante regionale Gianfranco Carozza: “Il rispetto della legge è la condizione per la crescita”

Generale Carozza

 

di Emanuele Garofalo
(Foto Giusy Marinelli)

Reati societari e marchigiani in fuga dalle tasse. Sono le due facce della medaglia di una economia regionale a pezzi, che deve fare i conti anche con i danni del sisma. “Un humus per la criminalità, che ci troverà sempre pronti contro speculazioni e fenomeni odiosi. Abbiamo visto la forza del popolo marchigiano, ora il contrasto alla criminalità economica serve per creare le condizioni migliori per la crescita e per il giusto livello di fiducia dei cittadini”. Così il generale di brigata, il comandante regionale Gianfranco Carozza ha riassunto i tanti e sfaccettati compiti della Guardia di finanza, che oggi ha celebrato i suoi 243 anni di fondazione alla caserma Paolini di Ancona. Carozza ha voluto ricordare le fiamme gialle come una “polizia economica, finanziaria e sociale, al fianco di cittadini e imprenditori onesti, nel rispetto dei principi di solidarietà, legalità e equità”. Un ricordo è andato ai giovani finanzieri scomparsi negli ultimi mesi, Claudio Di Matteo ed Emanuele Cellini, mentre tra gli encomi solenni ci sono stati anche i finanzieri impegnati nei soccorsi del sisma e il nucleo di polizia tributaria che per tre anni ha scoperto il calderone di Banca Marche.

Le autorità alla caserma Paolini per la cerimonia

Ecco allora nel dettaglio le operazioni della Guardia di finanza delle Marche nei primi 5 mesi del 2017. Risultavano domiciliati in stati a fiscalità zero, ma in realtà le loro aziende e i loro beni non hanno mai lasciato le Marche. Sono sette i casi di evasione fiscale internazionale scoperti solo in questi primi mesi dell’anno. E ancora: 20 frodi dell’Iva, 159 evasori totali, sequestri a tutela dell’erario per 6,4 milioni di euro, solo per parlare di lotta all’evasione, oltre 5.500 controlli tra scontrini, ricevute e circolazioni di merci su strada. In aumento i reati fallimentari, che hanno portato alla distrazione di fondi per 15,5 milioni di euro, di cui 2,3 milioni sono stati sequestrati. Per reati societari, bancari e finanziari sono state denunciate 109 persone. Poi c’è il contrasto al lavoro nero, che ha scoperto 255 impiegati irregolarmente da 41 datori. La battaglia contro la criminalità organizzata, che ha portato alla denuncia di 10 persone per riciclaggio di denaro sporco di circa 800mila euro, il sequestro di beni e quote societarie per 790mila euro e 67 accertamenti economico-patrimoniali. In appena cinque mesi, sono stati intercettati carichi di droga, in gran parte marijuana in transito dal porto di Ancona, per oltre 13 tonnellate e 72 denunce per traffico di sostanze stupefacenti. Infine il capitolo pubblica amministrazione. Accertate frodi per 145 mila euro , 16 le segnalazioni di danno erariale alla Corte dei Conti, a carico di 24 persone, per un totale di 20 milioni di euro. Denunciate 19 persone per reati contro la pubblica amministrazione, uno arrestato. E ancora, la lotta alla contraffazione e ai prodotti pericolosi con 62 denunce e un arresto, e il contrasto agli illeciti ambientali, con 5 denunce e il sequestro di oltre 39 tonnellate di rifiuti industriali, 550 chili di amianto e 1.600 metri quadri di aree demaniali.

I militari premiati durante la cerimonia

Durante la cerimonia sono stati consegnati anche gli encomi solenni e gli encomi semplici ai finanzieri che si sono distinti in servizio. Premiati con l’encomio solenne i colonnelli Massimiliano Di Lucia, Gianluca Filippi e Vincenzo Caci, i tenenti colonnelli Mauro Bernardino Crescenzi e Giovanni Dell’Anno, il tenente Silvia Mancini, i luogotenenti Rosario Mastrodomenico, Saverio Gravina, Pantaleo Lamanuzzi, Michele Racano e Luciano Maria Farina, i marescialli aiutanti Sauro Carfagna, Vito Laforgia, Bruno Marra, il maresciallo capo Fabrizio Squadroni, i marescialli ordinari Roberto Terra, Marco Romeo e Arturo Improta. L’encomio semplice è stato riconosciuto al colonnello Massimiliano Di Lucia, ai tenenti colonnelli Stefano Pirondi e Massimiliano Serino, al capitano Alessandro Margottini, al luogotenente Michele Racano, ai marescialli aiutanti Vito Serafino, Angelo Notarnicola, Moreno Belegni, al maresciallo ordinario Salvatore Palumbo, al brigadiere Francesco De Nicolo, agli appuntati scelti Giovanni Stanzione, Francesco Arzillo e Antonio Villani.

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