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Anziana sventa il furto e viene aggredita
nel giardino della sua casa: è in ospedale

Si trovava in giardino, nella sua casa di campagna, quando, stamattina verso le 9.30, ha visto un’auto bianca entrare nel vialetto d’ingresso, da via Selva S.Antonio a Loreto. “Che fa signora di fuori al freddo, è sola in casa?” le ha chiesto per due volte la donna che nel frattempo era scesa dalla vettura con il volto coperto da uno sciarpone. L’anziana, che era davvero sola in quel momento, si è impaurita e insospettita per la domanda troppo insistente. Ha pensato bene di simulare la presenza del genero in casa e ha cominciato a urlare “Aiuto Corrado, chiama i carabinieri”.

A quel punto la donna l’ha aggredita e dopo averla spintonata l’ha fatta cadere sulle scale di casa. Poi è fuggita lasciando a terra ansimante la pensionata che soffre di asma, per salire di nuovo sul mezzo guidato da un uomo e dileguarsi. Questa è almeno la ricostruzione fatta ai carabinieri che la stessa anziana, sotto shock, ha avuto la forza di chiamare prima ancora di avvertire i suoi familiari. Raccolta sul posto la denuncia, i militari di Loreto hanno subito diramato le ricerche dei due sconosciuti. Da giorni la presenza di un’auto bianca è stata segnalata in diversi angoli della periferia lauretana, soprattutto a Villa Costantina.

“Ora mia suocera è stata accompagnata all’ospedale di Loreto per verificare se ha riportato fratture nella caduta. Sono arrivato giusto in tempo per somministrarle la medicina anti-asma prima di farla salire sull’ambulanza. Sono arrabbiato e sconvolto per quanto è accaduto in pieno giorno su una strada, la Sp 24, la strada Bellaluce ai confini con Recanati, dove abitano tanti anziani e bambini, i più indifesi”. racconta Corrado Rizzo, il genero dell’anziana, noto nella città mariana per essere l’ideatore del gruppo fb ‘Cittadini (F)Attivi’.

“Cosa sarebbe successo se lei non avesse trovato la forza di chiamare il 112, strisciando a terra fino al telefono di casa? – si domanda ancora Rizzo- Sono convinto che quei due avessero cattive intenzioni, forse volevano derubare mia suocera e la sua reazione li ha messi in fuga. Avevamo già subito un furto in casa e di notte io dormo con una spranga di ferro sotto al cuscino. Adesso installerò un impianto di videosorveglianza ma agli amministratori comunali torno a chiedere di attivare al più presto un progetto organico per la vigilanza di quartiere, in collaborazione con le forze dell’ordine che hanno poche pattuglie a disposizione, ma anche con il supporto dei volontari dei comitati di quartiere, con la protezione civile. Nella nostra città ci sono tanti anziani che vivono soli e un controllo quotidiano più assiduo, oltre a un’informazione più capillare per prevenire certe situazioni, ormai non è più rinviabile”.

(m.p.c.)

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