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Provincia di Ancona ancora
senza rappresentante Upi Marche

RINNOVO CARICHE - "C' è bisogno di un interlocutore e di un proprio rappresentante che si faccia davvero carico di rilanciare l'ente" dichiara il capogruppo provinciale Lorenzo Rabini che invita a stringere i tempi per la convocazione dell'assemblea

Lorenzo Rabini

“Ormai tutte le province marchigiane hanno rinnovato i propri organismi politici (Presidenti e Consiglio) ed è quindi il momento che si stringano i tempi per le elezioni degli organismi regionali dell’Upi Marche (Presidente, Direttivo); si convochi al più presto dunque l’Assemblea, c’e’ bisogno di dare un forte impulso alle nuove battaglie delle Province italiane che si devono rilanciare nel contesto politico nazionale dopo il voto del Referendum del 4 Dicembre”. A dichiararlo è Lorenzo Rabini, capogruppo provinciale de “La Provincia per i Comuni” e componente del Direttivo Upi Marche.

“Che la Delrio – continua Rabini – abbia fallito e con quella legge, tutte le idee e le strategie dell’annientamento costituzionale degli Enti di Area Vasta, è sotto gli occhi di tutti (e basterebbe solo accennare alle questioni accadute recentemente per la gestione della strade innevate per dimostrare l’incapacità gestionale della Delrio) ; i servizi, il personale, le professionalità, la storia stessa delle Province non potevano essere cancellate senza una chiara, netta e precisa organizzazione della struttura istituzionale che sarebbe andata ad occupare gli spazi e i ruoli precedenti. “

“Il caos relativo al passaggio delle funzioni e del personale – rimarca Rabini – tra Province e Regioni e’ stato allucinante negli ultimi due anni, un procedimento tra l’altro mai chiuso definitivamente, con continue convenzioni o atti tra Regione e Province per la gestione addirittura delle funzioni che sono di competenza della Regione. Si potrebbero fare molti esempi, ma basterebbe citare quello clamoroso, l’ultimo in ordine di tempo. Arriverà infatti nell’aula del Consiglio Regionale una Proposta di Legge della Giunta regionale che riconsegnerà alle Province in materia di opere pubbliche e interventi per la difesa del suolo, tutti quei procedimenti che dal 1° Aprile 2016 , passando la competenza alle Regioni, non avevano completato il proprio percorso. Questo vuol dire, tanto per essere chiari, che ad esempio in Provincia di Ancona, i lavori relativi alle vasche di espansione di Senigallia, saranno di nuovo gestiti dalla Provincia che aveva iniziato l’iter; ma questo è davvero paradossale se si pensa che in questi mesi dunque dall’Aprile 2016 ad oggi, tutto è rimasto inerme e se fosse arrivata una nuova alluvione con effetti dirompenti, poi magari la Regione avrebbe incolpato la Provincia, quando , proprio dall’Aprile 2016 le competenze per gli interventi di difesa del suolo erano a carico della Regione.”

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