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Le indagini, l’inseguimento,
la colluttazione e l’arresto:
sgominata la banda di furti nelle case

PETRIOLO - Si tratta di tre albanesi, tutti residenti a Porto Sant'Elpidio. Due sono finiti in manette, un terzo è stato identificato ed è ricercato. Rinvenuti dai carabinieri oro e diamanti per un valore di 50mila euro. Avevano messo a segno diversi colpi anche nel Maceratese e nel Fermano

 

Inseguimento mozzafiato  tra carabinieri e banditi: due uomini sono stati bloccati nella notte a Petriolo, un terzo è fuggito ma è stato identificato. Nel tentativo di fermare i malviventi c’è stata una colluttazione e un militare è rimasto ferito in modo lieve. Trovata refurtiva per 50mila euro. Sono ritenuti autori di furti in abitazioni di Maceratese e Fermano. La procura di Macerata, per quando accaduto la scorsa notte, contesta agli arrestati il reato di rapina impropria, quello di lesioni, ricettazione (sono stati trovati a bordo di un’auto che è risultata rubata). Proprio in tale contesto – fanno ufficialmente sapere dalla Compagnia dei carabinieri di Fermo dopo le prime indiscrezioni trapelate nel corso della nottata appena trascorsa – al termine di un convulso e pericoloso intervento, i militari del Radiomobile hanno bloccato, traendoli in arresto due albanesi, L. G., 44enne, già noto alle forze dell’ordine, disoccupato, e X. B., 35, già noto alle forze dell’ordine, muratore. Entrambi sono domiciliati a Porto Sant’Elpidio. I due, poco prima, dopo aver forzato una portafinestra sono entrati, insieme ad un complice, quello che è poi fuggito, all’interno di una abitazione a Massa Fermana. Lì hanno rubato oggetti d’oro, poi si sono allontanati a bordo di una Mazda, risultata rubata qualche giorno prima a Monte Giberto. I carabinieri erano però li stavano tenendo d’occhio e subito dopo il furto è nato un inseguimento. A Petriolo i malviventi sono stati raggiunti dai militari. A quel punto hanno abbandonato l’auto tentando la fuga a piedi, opponendo energica resistenza nei confronti dei carabinieri e procurando, nel corso della colluttazione, lievi lesioni ad un militare che è stato costretto a ricorrere alle cure mediche. I due uomini sono stati bloccati e arrestati. Il terzo che era con loro è riuscito a fuggire. Le immediate ricerche dell’uomo hanno dato esito positivo consentendo la sua identificazione: è un albanese, pure lui domiciliato a Porto Sant’Elpidio. Nello stesso contesto investigativo i militari hanno eseguito perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire nella disponibilità dei tre albanesi altra refurtiva consistente in 58 monili oro, sei diamanti, quattro orologi di valore, mille euro in contanti, per un valore complessivo di circa 50mila euro, tutto verosimilmente proveniente da altri furti commessi in provincia di Fermo e Macerata. La refurtiva e stata sequestrata in attesa di essere restituita ai legittimi proprietari.

 

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