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Riforma Ersu,
studenti e rettore insieme
contro la legge regionale

STUDIO - Studenti e rettore si sono incontrati per discutere della proposta di legge regionale 77. Unanime la critica al progetto della Regione, Consiglio studentesco e Longhi preferiscono un unico ente regionale per i servizi agli universitari

Una manifestazione dell’associazione universitaria Gulliver davanti al Consiglio regionale

 

Gli universitari si sono riuniti nell’incontro organizzato dal Consiglio Studentesco dell’ateneo, a cui ha preso parte anche il rettore Sauro Longhi, esprimendo la propria posizione sul riordino degli Ersu contenuto nella proposta di legge regionale 77.

Enti provinciali commissariati da settembre 2015, ora la legge in discussione in Consiglio regionale punta alla loro sostituzione dando in gestione i servizi agli studenti direttamente in convenzione agli atenei. Per gli atenei che non firmeranno la convenzione ci sarà un nuovo ente, chiamato Erdis, diviso in presidi territoriali. Una confusione che gli studenti hanno già bocciato, schierandosi per la nascita di un nuovo ente unico regionale che gestisca i servizi legati al diritto allo studio. Posizione sostenuta anche dal rettore Longhi.

“La posizione degli studenti delle Marche è stata unanime, fin dai primi incontri, per un ente unico regionale che erogasse i servizi attraverso dei centri territoriali, come espresso nel parere del 14 novembre 2016, firmato dai 4 Presidenti dei Consigli Studenteschi delle Università Marchigiane, presentato alla I commissione consiliare, o il documento presentato all’assessore regionale, in cui si dava preferenza a una delle due bozze di legge presentate, quella con un ente unico erogatore a sfavore di una che conteneva le convenzioni con gli atenei” ha ricordato Leonardo Archini, presidente del Consiglio Studentesco di Ancona.

Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi

“In quell’occasione – ha aggiunto il rettore – l’improvviso ritiro della bozza è stato motivato dall’assessore Loretta Bravi con un’indicazione, da parte del Ministero dell’Istruzione a procedere verso una sperimentazione che assegnava alle Università il compito di erogare i servizi per il diritto allo studio. Indicazioni disattese, al livello nazionale, dalla Legge di Stabilità, che chiede in maniera inequivocabile che siano istituiti in tutte le regioni “enti unici erogatori” al fine di ottenere il Fondo Integrativo Statale per le borse di studio”.

“Il sistema ibrido – ha continuato Archini – che si sta costruendo non risolverà le problematiche del diritto allo studio nelle Marche ma le accentuerà, impedendo, invece di costruire un welfare studentesco che possa diffondere in tutte le sedi le eccellenze in termini di servizi, migliorando nel complesso il diritto allo studio”.

“La mia posizione è stata sempre chiara – ha concluso Longhi -: da subito mi sono espresso per un ente unico erogatore dei servizi per gli studenti in prossimità attraverso dei presidi territoriali, e continuerò a sostenere questa posizione, anche se sono convinto che il pericolo più grande sia il nulla”.

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