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Statua del Pergolesi,
il Comune ferma il trasferimento
in attesa del referendum

JESI - Interrotta la gara per la riqualificazione della piazza e lo spostamento della scultura del compositore, in attesa del verdetto sulla ammissibilità della consultazione popolare. Uno stop che segna un punto a favore del comitato contrario al trasferimento dell'opera

Monumento a Giovanni Battista Pergolesi

 

Lo spostamento si ferma, o almeno viene sospeso. In una nota, il Comune fa sapere che la giunta ha congelato la gara d’appalto per la riqualificazione della piazza, che prevede anche il trasferimento della statua dedicata al compositore jesino. “La giunta comunale ha deciso di interrompere le procedure di assegnazione dei
lavori per la riqualificazione di piazza Pergolesi in attesa che il comitato dei garanti, così come individuato nella nuova versione votata ieri dal Consiglio comunale, decida sull’ammissibilità del referendum” si legge nel comunicato del Comune. “Una decisione coerente con l’impegno del sindaco Massimo Bacci che, nel momento in cui era giunta la richiesta del referendum, ha sollecitato gli uffici e il Consiglio comunale per l’immediata modifica dello Statuto così da permettere ad un comitato di garanti di esprimersi – continua la nota -. Il progetto di piazza Pergolesi, approvato nella precedente amministrazione dai rappresentanti di quella stessa parte politica che oggi lo contestano, resta comunque, al di là del destino del monumento, un primo importante passo per la piena riqualificazione di corso Matteotti e del centro storico, obiettivo che questa amministrazione comunale ritiene assolutamente prioritario per recuperare decenni di ritardi rispetto a gran parte delle città italiane che, nel valorizzare spazi e ambienti, hanno eliminato dai rispettivi centri quelle antiestetiche colate di asfalto che a Jesi purtroppo resistono. Questa amministrazione – conlcude la nota – ha completato molti dei progetti che la precedente aveva abbozzato senza riuscire a portarli a termine, soprattutto per beghe politiche legate a logiche partitiche. Ecco perché la fortuna di essere sostenuti da liste civiche che pensano esclusivamente all’interesse della città e non a tornaconti di parte, assicurerà a questa amministrazione la possibilità di mettere nelle condizioni Jesi di raggiungere anche questo obiettivo di piena valorizzazione del proprio centro storico”.

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