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Tornano le Circoscrizioni,
di nuovo la parola
al governo dei quartieri

ANCONA – Il Consiglio comunale deciderà domani (28 febbraio) il regolamento per formare i nuovi comitati di territorio. Saranno 9, uno per rione

L’ex sede della Seconda Circoscrizione in via Scrima, foto Giusy Marinelli

 

di Emanuele Garofalo

Addio alle vecchie Circoscrizioni, si ritorna ai consigli di quartiere. Si ritorna ovvero ai 9 comitati, uno per ogni rione in cui è stata divisa la città, grossomodo come negli anni ‘80. Le Circoscrizioni erano state abolite nel 2010, dopo anni di riduzioni e tagli, che le avevano ridotte a tre maxi aree. Dopo anni si torna quindi a discutere di governo dei quartieri. La proposta sarà al voto in Consiglio comunale di domani martedì 28: l’idea è quella di formare consigli di quartiere con compiti consultivi e di partecipazione cittadina a partire dal 2018. In pratica, i consigli di quartiere non potranno deliberare o assumere spese, ma potranno segnalare problemi e presentare proposte alla giunta, essere coinvolti sulle decisioni che riguardano il proprio territorio, promuovere la vita di quartiere con iniziative e collaborazione con gli enti di volontariato. Le zone saranno territorio 1 (Centro, Guasco—San Pietro, Capodimonte, porto, spina dei corsi, piazza Cavour, via Palestro, via Santo Stefano), territorio 2 (quartiere Adriatico, Pietralacroce, Borgo Rodi), territorio 3 (Archi e Vallemiano, via Tiziano, via XXV Aprile, via Martiri, stazione, Palombella, via De Gasperi, Monte Marino, via della Ferrovia), territorio 4 (Grazie – Tavernelle e via Ranieri), territorio 5 (Brecce Bianche e Quartieri nuovi, Ponterosso, Passo Varano, Pip Baraccola, Pinocchio, Università, Pontelungo, via Alpi, via Appennini) territorio 6 (Piano, Palombare, via Scrima, Posatora, Fornetto), territorio 7 (Torrette, Barcaglione, Colleameno, Collemarino, Palombina), territorio 8 (Montacuto, Poggio, Varano, Massignano), territorio 9 (Montesicuro, Sappanico, Gallignano, Aspio, Candia, Paterno/Casine di Paterno, Ghettarello). Ogni consiglio sarà composto da 15 consiglieri, tranne le frazioni ridotte a 10 consiglieri, potranno candidarsi al consiglio di territorio tutti i residenti con cittadinanza italiana e 16 anni di età compiuti. Per presentare una lista servono almeno 50 firmatari e almeno il 30% di quote rosa tra i candidati, non potranno candidarsi i componenti della giunta, i consiglieri comunali né dirigenti o dipendenti del Comune. Le elezioni dei consigli di territorio si dovranno tenere entro 60 giorni dalla elezione del sindaco, quindi nel 2018. Ogni elettore potrà dare due preferenze. Ogni consiglio avrà un proprio presidente, scelto ed eletto dagli stessi consiglieri. Il tutto senza indennità, né gettone di presenza, a titolo gratuito. Possono essere gli stessi cittadini, almeno 50, a richiedere una convocazione del consiglio di territorio per discutere un argomento specifico. “L’obiettivo della proposta concretizza il rispetto del principio costituzionale di sussidiarietà, e attua gli indirizzi dello Statuto comunale, che garantisce e promuove la partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa, fornendo un nuovo strumento che possa collegare la cittadinanza agli organi di governo municipale” spiega il presidente del Consiglio comunale, Simone Pelosi.

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