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Il sindacalista Bentivogli presenta
il suo libro a Jesi

TAVOLA ROTONDA - “Un luogo pubblico delle aspirazioni dei giovani e di tutte le generazioni", l'idea di una moderna organizzazione sindacale nel volume del segretario nazionale dei metalmeccanici Cisl "Abbiamo rovinato l'Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato".

 

Come deve cambiare il sindacato per essere al passo con i tempi? Quali le risposte che deve dare ai lavoratori? Questi gli interrogativi a cui tenterà di dare risposta l’incontro con Marco Bentivogli, segretario generale Fim Cisl nazionale, autore del libro “Abbiamo rovinato l’Italia? Perché non si può fare a meno del sindacato”, domani 3 marzo, alle 17,30, al palazzo dei Convegni, corso Giacomo Matteotti, 19, a Jesi. A dialogare con il sindacalista, Matteo Bitti, coordinatore della tavolo rotonda, e Sandro Paradisi, amministratore delegato della Paradisi srl.

Il lavoro sta cambiando. I mutamenti della geografia del lavoro a livello mondiale e le trasformazioni del sistema produttivo che la quarta rivoluzione industriale porterà richiedono un sindacato in grado di cambiare e di avere “nostalgia del futuro”. Svolgendo una critica sincera dei limiti del sindacato odierno, e rivendicando le scelte compiute dalla sua organizzazione nelle difficili vertenze affrontate nel corso della crisi, il segretario dei metalmeccanici della Cisl propone la propria idea di un sindacato come “luogo pubblico  delle aspirazioni dei giovani e di tutte le generazioni. Un luogo aperto, orientato alla partecipazione, pragmatico, lontano dagli estremismi, in grado di anticipare, grazie allo studio, a un impegno  costante e a una visione del futuro, le evoluzioni della realtà”.

 

 

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