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Grotta Azzurra,
appaltati i lavori del sentiero

ANCONA – A dieci anni dalla ordinanza di divieto di accesso del sindaco Sturani, si può concludere l’intervento di messa in sicurezza della falesia di via Panoramica

Le grotte del monte Cardeto, in una foto d’archivio

 

di Emanuele Garofalo

A dieci anni dall’ordinanza di divieto di accesso, il Comune appalta i lavori per il rifacimento del sentiero della Grotta Azzurra. Meglio tardi che mai, recita il detto, e stavolta l’occasione sembra azzeccata. Perché il sentiero che porta al litorale del monte Cardeto nell’ultimo decennio ha avuto una storia più che tormentata. I lavori per la messa in sicurezza del primo tratto della falesia sono stati conclusi dal 2014, e infatti negli ultimi tre anni i bagnanti e i grottaroli sono tornati a popolare la costa del monte Cardeto, ma solo ora il Comune è riuscito ad appaltare anche i lavori per rifacimento della recinzione e della pavimentazione del sentiero che da via Panoramica si tuffa nel mare. Il sentiero era rimasto allo stato grezzo e la recinzione con il corrimano andava sostituita. Costo: 100 mila euro. Ad aggiudicarsi i lavori, con un ribasso del 18%, pari a 77 mila euro, è stata la ditta edile di Cupramontana di Marco Duca. Così dopo un decennio dalla firma del sindaco Sturani, che vietava l’accesso al litorale per il pericolo di frane e crolli, può vedere finalmente la conclusione l’intervento di messa in sicurezza della falesia e del sentiero della Grotta Azzurra, uno dei 17 percorsi pedonali riconosciuti e tutelati dal Parco del Cònero che si diramano tra Ancona e il monte Cònero. In tutto ci sono voluti oltre 2,1 milioni di euro, di cui 1,5 milioni sono arrivati dal ministero per l’ambiente, che ha voluto premiare il progetto, ma una quota importante, ben 680 mila euro, li hanno messi di tasca propria i grottaroli. Sono i soldi pagati per ottenere i diritti di superficie delle grotte, dopo anni di battaglie legali in tribunale per capire se Palazzo del Popolo potesse accampare pretese su quei manufatti storici, alcuni risalenti al 1860. Dunque, nel 2007 il divieto di accesso, solo nel 2010 l’avvio dei lavori, poi stoppati nel 2011 dalla morte sul cantiere di un operaio caduto dalla rupe, ma alla fine ad allungare i tempi ci si è messo anche un contenzioso con l’impresa, che chiedeva un aggiornamento del contratto e maggiori compensi. Nell’estate del 2014, nonostante il sentiero fosse ancora ufficialmente sbarrato, bagnanti e grottaroli hanno potuto riconquistare la Grotta Azzurra. Attenzione però, perché il maxi intervento di messa in sicurezza garantisce l’accesso solo allo scoglio grande ai piedi del sentiero: tutto il resto della falesia che corre fino alle pendici del Duomo e dei cantieri navali, resta ancora in area a rischio crolli.

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