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Pestato e rapinato dalla gang:
uno è stato arrestato,
altri due in fuga

SENIGALLIA – La violenza è esplosa ieri sera attorno alle 20 nella zona della stazione. La vittima ha trascorso la notte al pronto soccorso

Controlli della polizia in stazione in una foto d’archivio

 

La furia cieca di tre uomini si è abbattuta su di lui a colpi di calci e pugni, una violenza continuata anche mentre il ragazzo era a terra, pur di strappargli il portafoglio con circa 400 euro dentro. Un’aggressione che è stata interrotta solo dall’allarme lanciato da alcuni passanti, che hanno chiamato la polizia per mettere fine al pestaggio. L’episodio è avvenuto attorno alle 20, nel parcheggio della stazione. La vittima, un giovane nigeriano incensurato di circa 30 anni, è stato preso di mira da tre nord africani, che lo hanno avvicinato per rapinarlo del suo porta monete. Scattata la rissa, i tre hanno avuto presto il sopravvento, il ragazzo è caduto a terra e qui ha continuato ad incassare i colpi, fino a quando i tre non hanno ottenuto il porta monete e si sono messi in fuga verso il centro. All’arrivo della volante del commissariato di Senigallia, gli agenti hanno trovato il ragazzo a terra dolorante. Subito sono partite le ricerche dei tre rapinatori, grazie anche alla descrizione tracciata dal cittadino che aveva visto la scena di violenza, ma la ricerca è durata poco, perché i tre uomini, dopo alcuni minuti, si sono fatti vedere nella zona della stazione. Riconosciuti dagli agenti, è scattato l’inseguimento. I poliziotti si sono lanciati di corsa dietro ai tre rapinatori bloccandone uno. Gli altri due ne hanno approfittato per dividersi e sfuggire verso i giardini Morandi. Preso un 30enne nigeriano, E. P., con precedenti penali, è stato arrestato e incarcerato a Montacuto. Il ragazzo aggredito invece ha passato la notte al pronto soccorso per le ferite e le contusioni riportare durante dall’aggressione. Ora sono in corso le ricerche per rintracciare gli altri due coinvolti nella violenza. Dalle prime parole della vittima, sembra che il giovane conoscesse il suo aggressore e già in passato avevano avuto litigi.

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