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Progetto ‘Compiti a scuola’,
gli alunni diventano maestri

OSIMO - L'associazione di volontariato Auser, in collaborazione con il Rotaract e gli istituti scolastici osimani, ha ideato un doposcuola sul modello di Barbiana, dove giovani tutor insegnano agli studenti più piccoli nell'ambito dei tirocini 'Alternanza Scuola Lavoro'

Osimo, Palazzo Campana

Spesso la scuola presta il fianco a numerose critiche come forme esasperate di ‘selezione e competizione’ o ‘nozionismo’. Il progetto “Compiti a Scuola” dell’associazione di volontariato Auser Osimo, al contrario nasce con l’obiettivo di offrire un sostegno ai ragazzi in difficoltà, “a quanti non possono essere seguiti a casa dai genitori, a quanti non riescono a darsi un metodo per acquisire la graduale autonomia per eseguire i compiti e sviluppare gli apprendimenti” scrive l’associazione in una nota stampa. L’Auser presenterà il suo progetto nel corso di conferenza stampa il 19 aprile alle 17.30 nella Sala 4 colonne di Palazzo Campana

“In particolare – prosegue la nota – si è colto il messaggio di don Milani di un’idea di scuola non come “un ospedale che cura i sani e respinge i malati creando differenze a volte irrimediabili”, ma come istituzione volta ad abbattere le vecchie e le nuove barriere delle discriminazioni insite nel sistema sociale, per puntare sull’inclusione e la partecipazione attiva di ogni ragazza e ragazzo e favorire in loro l’acquisizione del significato profondo dell’ ‘essere cittadini’”.

Con questa prospettiva e grazie al connubio di Auser Volontariato Osimo e Rotaract, in collaborazione con gli istituti Caio Giulio Cesare, ‘Corridoni Campana’ e ‘Iis Osimo-Castelfidardo’, due anni fa è scaturita l’idea che giovani maestri potessero insegnare ai più piccoli, come accadeva a Barbiana. Si è pensato così di coinvolgere i giovani tutor (preventivamente formati con incontri specifici) dell’attività di “Alternanza Scuola Lavoro”, che oltre a svolgere nel corso dell’anno scolastico la propria attività di “docenti”, con la supervisione di insegnanti e volontari, si sono impegnati anche nell’allestimento della mostra ‘Barbiana: il silenzio diventa voce’ a Palazzo Campana cimentandosi, in giornate prestabilite, come guide d’eccezione del percorso museale all’interno dell’esposizione fotografica”.

 

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