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Espulso dall’Italia, ci ritorna:
arrestato a Castelfidardo

CARCERE - Il 37enne di origine albanese deve espiare una condanna definitiva alla pena residua di 9 mesi e 28 giorni di reclusione per il reato di inosservanza del decreto di espulsione

Olimpjon Prifti

I carabinieri della Stazione di Castelfidardo hanno conseguito un doppio arresto a carico di un latitante albanese, risultato immigrato in stato di clandestinità sul territorio nazionale. A seguito del provvedimento di ordine di carcerazione emesso il 19 aprile scorso dalla Procura di Macerata, i militari fidardensi hanno provveduto ad eseguire l’arresto di Olimpjon Prifti, 37 anni, nato e residente in Albania, non in regola con permesso di soggiorno.

L’uomo, già noto nella banca dati delle forze dell’ordine con molteplici alias e false generalità per sottrarsi alla legge, è stato rintracciato e ammanettato alle 18.30 di ieri in una abitazione di via Corvalan a Castelfidardo. Deve infatti espiare una condanna definitiva alla pena residua di 9 mesi e 28 giorni di reclusione per il reato di inosservanza del decreto di espulsione, commesso con l’alias “Olsi Prifti” a Porto Recanati il 16 agosto 2012.

Nel corso delle indagini e a conclusione di ulteriori accertamenti, l’uomo è stato denunciato in flagranza di reato e sempre in stato di arresto anche per il reato di inosservanza del decreto di espulsione ed ordine di abbandono del territorio nazionale perché dopo l’arresto a Porto Recanati e l’accompagnamento coatto alla frontiera marittima di Bari il 21 agosto 2012, era ritornato in Italia clandestinamente. Il Pm Mariangela Farneti ha pertanto disposto la sua traduzione nel carcere di Montacuto di Ancona.

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