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I cinghiali l’attaccano, in salvo su un palo

SERRA SAN QUIRICO - Patrizia Paccusse si è trovata davanti 15 esemplari ed è stata costretta a scappare. Coldiretti: "Bisogna dare possibilità di abbatterli quando entrano nelle aziende"

Attaccata dai cinghiali mentre è al lavoro nella vigna della sua azienda, si arrampica su un palo per salvarsi. È la disavventura vissuta da Patrizia Paccusse, che produce Verdicchio e ha la sede dell’azienda ad Apiro. Nel pomeriggio di domenica si trovava al lavoro nelle campagne di Serra San Quirico quando si è trovava faccia a faccia con 15 cinghiali. «Stavo lavorando in vigna quando il cagnolino che avevo con me ha iniziato ad abbaiare – spiega la donna -. Mi sono girata e mi sono trovata davanti una quindicina di cinghiali, con quattro femmine che mi hanno attaccato. Per fortuna sono riuscita a salire su uno dei pali della vigna e lì ho atteso che se ne andassero». In seguito ha provato a denunciare l’accaduto. «Dalla Provincia mi sono sentita rispondere che, abitando in campagna, è normale che si possano incontrare dei cinghiali» dice la donna. «Ha ormai perso il conto dei danni che gli animali selvatici le hanno causato in vigna – dice Coldiretti Marche -, con una situazione aggravata dal fatto di avere il terreno in un’area protetta, ormai ridotta a Far West. L’ennesimo episodio che dimostra come ormai il numero di cinghiali sia fuori controllo». Coldiretti chiede l’adozione di un piano di controllo attuabile in ogni periodo dell’anno su tutto il territorio regionale, comprese le aree protette. «Ma occorre anche dare la possibilità agli agricoltori di difendere le colture minacciate, dando la possibilità a quelli muniti di tesserino di caccia, di abbattere i cinghiali all’interno delle proprie aziende».

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