“E’ veramente penoso dover leggere, a cadenza periodica (ma con evidenti fini propagandistici!) dichiarazioni di questo o quel politico locale che, pur partendo da temi reali ed anche gravi, finisce con il mostrare come unico obiettivo finale quello di colpire il sindacato: in particolare la Cgil. E’ accaduto ancora una volta ad Osimo e, ancora una volta, in tema di voucher”. La segreteria territoriale della Cgil di Ancona interviene sulla complicata vicenda dei voucher alla Asso e replica alla consigliera Maria Grazia Mariani (leggi l’articolo)
“Il ‘grande scoop’ era stato già lanciato – con i medesimi toni e sempre finendo per attaccare la Cgil – il 17 marzo scorso. Anche allora, come Cgil – sottolinea la sigla sindacale- replicammo con fermezza. Poiché la storia è sempre quella e l’unica novità sembra essere la riduzione della cifra in ballo per l’ammenda (da 300mila a 230 mila), non ci sembra il caso di tornare sul tema. Certo, ‘grida vendetta’ l’uscita di una simile nota a ridosso della grande manifestazione indetta dalla Cgil a Roma, sabato scorso, proprio contro lo ‘strappo democratico’ (leggi lo scippo al diritto referendario dei cittadini, sostenuto da milioni di firme) che ha portato alla reintroduzione dei voucher”.
I sindacati avevano già presto una posizione netta sulla vicenda Asso nello scorso mese di marzo chiarendo che “la vicenda della sanzione amministrativa di 300mila euro per la Asso di Osimo non è che la ennesima conferma della giustezza delle posizioni sostenute dalla Cgil in questi anni contro l’uso distorto dei voucher, fino alla battaglia referendaria per la loro abolizione”. Battaglie che la Cgil porta avanti da anni anche ad Osimo. “Lo sa bene la Asso – prosegue la nota della Cgil – e lo sa quella politica che per tanto tempo, fino a due anni fa, ha accuratamente evitato, quando non respinto, qualsiasi ipotesi o richiesta di confronto sui tanti problemi che affliggono, fin dalla nascita, la società pubblica osimana. Spiace dover leggere polemiche – tra l’insulso e il ridicolo – da parte di politici locali faziosamente in cerca di modesta visibilità mediatica: forse bisognerebbe prima informarsi e, magari, leggersi prese di posizione pubbliche espresse negli ultimi 15 anni anche sui quotidiani locali. Il cambio di gestione Asso ha, perlomeno, consentito di aprire di un tavolo di confronto sui molteplici aspetti della vita di una società (oggi pubblica, ma nata e vissuta per anni come srl!) la cui nascita la Cgil ha osteggiato fin dall’origine”.
La vicenda voucher è stata oggetto di una breve informativa ad un tavolo negoziale e presentata come vicenda legata ad impostazioni strategiche non più appartenenti all’attuale gestione. “Abbiamo ascoltato e approvato tale sacrosanta novità e, allora come oggi, abbiamo evitato di ‘sparare sulla croce rossa’ – puntualizza la nota del sindacato- attaccando le vecchie gestioni una volta di più di quanto avevamo già fatto. Questo è compito che lasciamo tranquillamente alla politica locale: che magari poteva averne contezza e chiedere informazioni già due fa o ancor prima ( quando lo denunciammo noi), invece di scaricare oggi su altri responsabilità, silenzi o colpevoli ignoranze proprie. Siamo comunque abituati: già anni fa, quando ci spendevamo sui giornali proprio sulle cose che qualcuno scopre solo oggi (ma in che città viveva fino ad ora?) venivamo accusati di essere di parte, magari con quella che era allora l’opposizione. Oggi, paradossalmente ci si accusa dell’esatto contrario! A questo punto siamo contenti dell’intervento sanzionatorio degli Ispettorati e speriamo che ciò sia da ammaestramento per gli amministratori di oggi e di domani. Ci interessa però di più continuare un confronto con la Asso per ridefinire la geografia contrattuale interna- cosicchè nessuno abbia a perderci, ma ognuno sia “fotografato”per quel che effettivamente fa -, così come pretendiamo che siano garantiti a tutti quegli aumenti contrattuali che una interpretazione troppo rigida e distorta aveva bloccato per anni. Sappiamo di essere su di un sentiero difficoltoso: caratterizzato dalle difficoltà di finanza pubblica, ma anche dall’originaria distorsione concettuale di servizi pubblici gestiti da una società privata, ma totalmente controllata dal Comune”.
Secondo la Cgil pertanto questa “scelta sbagliata, solo di recente sanata dalla trasformazione in Azienda Pubblica, oggi richiede meno polemiche di comodo e molto più impegno a far sì che tutte le professionalità interne alla Asso abbiano la giusta e necessaria certezza di riconoscimento dei propri diritti e delle proprie professionalità. Questo abbiamo sempre perseguito – anche quando era difficile parlare con lavoratori intimoriti e precari – e questo continueremo a fare. In barba a tutti i ‘furbetti del Comunello’, di oggi e di domani”.
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La CGIL difende gli abusi anziché i diritti dei lavoratori?!?E invita la Mariani a non parlare perchè una notizia vecchia!!!
Vero. La notizia è di marzo 2017 ma solo ora mi sono stati forniti i documenti chiesti mesi fa.
Solo ora ho letto il verbale dell’ispettorato del lavoro che parla di LAVORO NERO e di regole contrattuali male applicate a danno di quasi 150 dipendenti: non è piacevole leggere che certe cose accadono in una società pubblica.
Non un caso sporadico, ma un modus operandi generalizzato che si protrae nel tempo da tanti anni.
L’Ispettorato scrive di aver acquisito la documentazione dal 2012 sino al 2016, accertando l’evasione contributiva per gli anni 2012 e 2013 solo per fini prescrittivi. L’evasione sarà proseguita anche negli anni successivi?
Secondo la CGIL tutti sapevano ma ora non se ne deve parlare più perché con il cambio di casacca del vertice della Società è tutto in ordine.
E già perché adesso al governo c’è il PD! Ma chi restituirà i 2,5 euro l’ora non erogati ai lavoratori?
La CGIL è così attenta e sensibile al problema che non spende neanche il tempo per rispondere alla Mariani.
Il comunicato di oggi è identico (comprese le virgole) a quello scritto il 17 marzo 2017.
http://www.cgilancona.it/2017/03/19/asso-osimo-voucher-battaglie-cgil-polemiche-allo-specchio/ COSI’ LA CGIL SCRIVEVA A MARZO 2017. TROVA LE DIFFERENZE