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Sorvegliato speciale, aveva in casa
mezzo etto di cocaina

CORINALDO – I carabinieri di Senigallia sono stati chiamati dai genitori del 43enne, andato in escandescenze dopo aver abusato della droga

La droga sequestrata dai carabinieri

 

Sorvegliato in casa, aveva con sé 50 grammi di cocaina. Arrestato, adesso è ai domiciliari in attesa del processo, prima udienza il 13 luglio. I carabinieri di Senigallia sono intervenuti all’alba a Corinaldo, chiamati dai genitori del 43enne. I militari lo hanno trovato mentre stava prendendo a calci mobili e soprammobili nell’abitazione dove l’uomo vive con i genitori e dove è sottoposto al regime di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Per bloccarlo, i carabinieri hanno dovuto usare le manette e poi hanno chiesto l’intervento degli operatori del 118. Il 43enne, dopo essere stato sedato, è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia e piantonato nel reparto di osservazione breve, dove è stato trattato per abuso di cocaina. I carabinieri hanno perciò perquisito la casa del sorvegliato trovando nella sua camera, in un cofanetto di legno nello scrittoio, tre involucri di cellophane con una polvere bianca, e in un altro cassetto altri nove piccoli involucri pieni di polvere. All’analisi è risultata essere cocaina per un totale di 52,5 grammi. Insieme alla droga è stata trovata anche una bustina di carta bianca con mannite, che in genere è utilizzata per il taglio della cocaina. In casa oltre alla droga e alla sostanza da taglio sono stati recuperati ritagli di cellophane utilizzati per il confezionamento delle dosi. La cocaina e il materiale sono stati sequestrati.
Il 43enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio della cocaina e dopo essere stato dimesso dall’ospedale, nell’attesa dell’udienza di convalida, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di Via Marchetti. L’uomo sarà anche denunciato per la violazione delle prescrizioni che gli sono state imposte con l’ordinanza di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, che appunto gli prescrive di vivere onestamente e di rispettare le leggi.
Il tribunale di Ancona stamattina ha convalidato l’arresto e su richiesta del pm ha disposto i domiciliari. Il processo è stato rinviato al prossimo 13 luglio.

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