Stamattina ha telefonato a una 89enne di Jesi e si è spacciato per un avvocato chiedendole dei soldi per pagare le prime spese per assistere il figlio della donna. Secondo il racconto del sedicente legale, l’uomo sarebbe rimasto coinvolto in un incidente stradale, fermato dalle forze dell’ordine, trattenuto in una imprecisata caserma e costretto a pagare per comporre la vicenda. Il falso avvocato ha dato appuntamento alla donna avvisandola che sarebbe stata raggiunta a casa da un suo incaricato per ritirare il denaro.
E poco dopo, infatti, il complice ha suonato al campanello della donna che, sull’onda emotiva, gli ha consegnato 280 euro e due anelli. Al rientro a casa del figlio, l’anziana, sconvolta e disorientata, ha preso coscienza di essere rimasta vittima di una truffa. Superando il senso di vergogna, ha denunciato l’episodio ai carabinieri della stazione di Jesi che indagano insieme ai colleghi del Nucleo Operativo. I carabinieri invitano soprattutto gli anziani a diffidare di sconosciuti che chiedono denaro per telefono o presentandosi nell’abitazione di residenza per evitare di essere raggirati. I militari non chiedono mai la consegna di denaro contante o gioielli in caso di incidenti stradali, contravvenzioni o multe. La segnalazione di telefonate anomale, come quella che ha ricevuto l’89enne jesina va fatta in tempo reale al 112 per permettere ai militari di agire subito, individuare e bloccare i truffatori.
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