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Corona di alloro spunta
davanti al monumento
per gli esuli istriani

OSIMO - Misteriose mani l'hanno deposta davanti alla scultura in ferro di Largo Trieste nel corso dell'ultimo week end

Largo Trieste, la corona di alloro lasciata davanti alla scultura in ferro (sullo sfondo) nell’ultimo week end

Il mistero della corona di alloro deposta sul monumento dedicato agli esuli istriani che incornicia il belvedere di Largo Trieste a Osimo. Dallo scorso week end è comparsa davanti alla scultura in ferro e nessuno sa quali mani ce l’abbiano sistemata. Non quelle dei partecipanti alla cicloturista ‘La Liberazione’ che sabato hanno lasciato due mazzi di fiori al monumento ai caduti di Piazza Nuova e uno ai cippo della resistenza in memoria dei partigiani.

La corona di alloro deposta davanti al monumento dedicato agli esuli istriani

Già prima della sua inaugurazione, quest’opera era stata oggetto di una contesa politica. In un clima arroventato, a novembre 1999 la città si era divisa sulla scelta dell’amministrazione comunale di posizionare lì l’opera di Ubaldo Pierpaoli in occasione della ricorrenza della firma del Trattato di Osimo. Poi nel 2002 la scultura, che non aveva subito mai danni fisici a spregio della sua esistenza, era invece diventata il bersaglio di un raid vandalico. I teppisti avevano agito di notte, prendendo a calci il faro che illuminava la figura in ferro e strappando con violenza e imprudenza il cavo elettrico che lo alimentava.

Chi ha compiuto l’’impresa’ può considerarsi miracolato, perché al tempo ha rischiato di lasciarci la pelle. Lungo il cavo, che collegava la lampada alla rete di distribuzione d’energia elettrica cittadina, viaggiava infatti corrente a 220 volt. Nello scorrere del tempo il monumento stava anche per scivolare nella china dell’incuria. Una deriva dalla quale è stato salvato l’anno scorso grazie all’intervento della figlia dello scultore, nel frattempo scomparso, che lo aveva restaurato a sue spese.

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