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Controlli a tappeto contro i furti,
allontanati in sei da Senigallia

PREVENZIONE - Sono tutti di etnia rom. Gli agenti del Commissariato di Ps hanno inoltre denunciato per porto d’armi, di arnesi atti allo scasso e ricettazione un 45enne che nascondeva nel borsello uno 'spadino'

Gli oggetti sequestrati dalla polizia di Senigallia

 

Servizi di controllo e prevenzione contro i furti ed i reati contro il patrimonio: fermate sei persone di etnia rom, allontanate da Senigallia, uno denunciato per porto d’armi, di arnesi atti allo scasso e ricettazione. Con l’incrementarsi del numero di turisti presenti in città si rileva un aumento anche di presenze di soggetti con pregiudizi penali per lo più per reati contro il patrimonio, come furti in appartamento e furti con destrezza. Per contrastare in modo efficace tale fenomeno, il personale del commissariato di polizia, diretto dal vice questore Agostino Licari, è stato impegnato, soprattutto in orari notturni e anche con personale in borghese, in servizi di prevenzione e repressione di tali tipologia di reati.

In tale ambito gli agenti, durante un servizio di perlustrazione, giunti ai parcheggi di via Podesti , hanno notato strani movimenti nei pressi di un camper. Pertanto, si sono avvicinati e hanno visto che vi era un’autovettura  parcheggiata con all’interno due donne ed un uomo alla guida. Si è così passati al controllo e tutte risultavano essere componenti di un nucleo familiare di etnia rom provenienti dal Veneto. Più approfonditi accertamenti hanno fatto emergere che si trattava di soggetti, facenti parte di un gruppo delinquenziale piuttosto numeroso, tutti con importanti e numerosi precedenti per furti in appartamento e truffe a carico di anziani commessi nella zona del centro – nord Italia. Poiché le persone, anagraficamente in una provincia del Veneto, non erano in grado di giustificare la presenza a Senigallia, anzi fornivano versioni opposte tra loro , gli agenti hanno avviato le procedure per l’allontanamento dal comune di Senigallia.

Nella nottata di lunedì, poi, nell’ambito dei medesimi servizi di prevenzione dei furti, gli agenti hanno fermato, lungo la statale adriatica nord, un veicolo con a bordo due donne ed un uomo A.I. di 45 anni, romeno. Quest’ultimo, fin da subito, è apparso nervoso e ha riferito di dover tornare urgentemente verso Pesaro dove è domiciliato. I poliziotti, dunque , dopo una prima verifica dei documenti, hanno verificato che il soggetto aveva dei precedenti penali, e hanno deciso di effettuare un approfondito controllo. All’interno di un borsello dell’uomo, hanno trovato un coltello, una striscia metallica il cosiddetto “spadino” ed una torcia. Inoltre veniva trovato un documento personale intestato ad una persona italiana che, pochi giorni fa, si era recata in commissariato, per denunciare di aver subito un furto all’interno della propria auto da cui era stato prelevato un portafogli con vari documenti e denaro contante, tra cui la tessera rintracciata. Considerato che gli oggetti trovati in possesso dell’uomo sono quelli normalmente utilizzati per forzare le autovetture, alla luce del documento rinvenuto, nonché dei precedenti del soggetto, gli agenti procedevano al sequestro di tutto il materiale ed alla denuncia della persona per i reati di porto di arnesi atti allo scasso, porto di armi e ricettazione.

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