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Ospedale di Senigallia,
Da Ros presenta mozione

SANITA' - L'atto del consigliere comunale della Lega Nord sarà discusso dopo Ferragosto. Tra le tante richieste anche l’istituzione di una ulteriore Potes nel territorio della Valle del Misa e del Nevola, da affiancare a quelle esistenti.

L’ospedale di Senigallia

Davide Da Ros, consigliere comunale della Lega Nord ha presentato una mozione per chiedere che la Regione e l’Asur rivedano ogni decisione e atto amministrativo sull’organizzazione dei servizi e delle strutture sanitarie di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola. Da Ros ha ricevuto la mozione preparata dal “Comitato a difesa dell’Ospedale e della Salute del Territorio” fondato dall’Associazione “Energie per Senigallia” e dall’Unione Nazionale Consumatori Marche. Ritenendola una iniziativa di valore e decisamente incisiva l’ha sottoscritta e presentata ufficialmente all’ufficio protocollo del Comune di Senigallia. L’atto sarà discusso nella seduta del primo Consiglio comunale dopo la pausa estiva.

Con la mozione, il consigliere del Carroccio chiede che l’aula consiliare deliberi una serie di indirizzi da inviare al Presidente della Giunta regionale Ceriscioli, al Presidente della Commissione Sanità dell’Assemblea legislativa delle Marche Fabrizio Volpini, al Direttore generale dell’Asur Marini, al Direttore dell’Area Vasta 2 dell’Asur Bevilacqua e al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2 Maurizio Mangialardi. Indirizzi e impegni precisi per potenziare e riqualificare, l’ospedale, i servizi e le strutture sanitarie di Senigallia e dei Comuni del territorio della Valle del Misa e del Nevola. Sollecita la condivisione con i cittadini ed i comitati di ogni decisione assunta ad oggi a livello di vertice da ASur, Giunta e Consiglio regionale e nell’ambito di una seria riflessione sulla riorganizzazione delle postazioni di emergenza sanitaria (Potes), come prevista nell’attuale programmazione sanitaria regionale, venga considerata l’istituzione di una ulteriore Potes nel territorio della Valle del Misa e del Nevola, potenziando anche quelle esistenti.

“Noi riteniamo urgente e non più rinviabile – spiega Davide Da Ros, – una rivisitazione e una modifica della programmazione e organizzazione sanitaria del nostro comprensorio. Insomma, è tutto da rivedere ed è tutto da ridiscutere! Non è possibile che equilibri politici ed in nome di assurdi parametri economici, si crei un ‘quadrilatero’ con quattro arti e una testa, dando a Senigallia un quarto delle prestazioni e dei servizi e i rimanenti tre quarti dislocandoli all’interno del perimetro di questo quadrilatero costituito da Senigallia, Jesi, Fabriano e Osimo, costringendo i cittadini a percorrere in lungo e in largo l’area delimitata da queste quattro città”.

Secondo il consigliere leghista di Senigallia, “così facendo, l’Asur e la Regione creano inutili ‘guerre tra i poveri’. Jesi, Fabriano, Osimo e Senigallia sono città che hanno pari dignità ed ognuna deve avere una unità Utic, così come tutti i servizi necessari ed utili alle rispettive comunità. A nessuno deve essere tolto nulla. Un paziente, un cittadino hanno il sacrosanto diritto di ricevere le migliori cure possibili nell’ospedale più vicino, e non lontano da casa sua, perché rischia di non arrivarci vivo, ma soprattutto ogni paziente, ogni cittadino deve avere la garanzia che il suo diritto alla salute sia pienamente esercitato!”

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