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Peppina è tornata a Fiastra

SPERANZA - Arrivata la comunicazione ufficiale della proroga di altri 6 giorni, i famigliari stamattina hanno deciso di riportarla nella sua casetta

 

Peppina sulla macchina del genero

 

di Federica Nardi

Peppina è tornata a San Martino di Fiastra ed è rinata”. Così il genero di Giuseppa Fattori, Maurizio Borghetti, annuncia il ritorno della famiglia nella piccola frazione del comune terremotato. Ieri mattina la 95enne era stata convinta dai familiari ad andarsene perché sarebbe scaduta la proroga di 15 giorni (che in realtà scadeva oggi a mezzanotte, ndr), concessa dal procuratore, rispetto all’esecuzione dello sfratto dovuto alla mancanza di autorizzazione paesaggistica. Una mancanza che ha reso la casetta abusiva. Di proroga ne era arrivata un’altra (leggi l’articolo) , di altri 7 giorni, legata al fatto che il tribunale del riesame ha fissato l’udienza per il 6 ottobre per stabilire se il sequestro della casetta di legno che Peppina si è fatta per rimanere in paese dopo il sisma sia da rivedere o meno. Ma mancava la comunicazione ufficiale, quindi i familiari avevano deciso di portare Peppina da una delle figlie a Castelfidardo. Peppina se n’era andata tra le lacrime (leggi l’articolo) . Sue, dei familiari e dei tanti presenti arrivati a salutarla e sostenerla.

“Ha pianto tutto il tempo”, dice Borghetti. Ma oggi la comunicazione è ufficiale. “Ci hanno avvisato ieri sera, quindi stamattina siamo partiti immediatamente – raccontano il genero e la figlia di Giuseppa, Gabriella Turchetti – Siamo andati a messa vicino al lago di Fiastra, nella chiesa del Beato Ugolino, una delle pochissime chiese che ha retto”. Proprio come Peppina, che è sopravvissuta al terremoto ed è voluta restare lì dove viveva. Ora avrà assicurati altri 7 giorni nella sua San Martino, dove sabato insieme ai parenti celebrerà con una messa anche l’anniversario di matrimonio per ricordare il defunto marito Rino. L’uomo che aveva acquistato quel terreno dove ora c’è la casetta abusiva, proprio pensando di costruirci un riparo per tutta la famiglia. E che oltre 70 anni fa ha portato Peppina a vivere in quel paesino minuscolo diventato ora un simbolo di speranza per tutti i terremotati che non vogliono andarsene. L’udienza al riesame è fissata per venerdì. È possibile che il tribunale non si esprima, ma se lo farà negativamente, confermando il sequestro, “torneremo nel container”, dicono i familiari.

(foto Falcioni)

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