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Le borse di studio non bastano:
novecento universitari restano senza
In cento tagliati fuori dagli studentati

DIRITTO ALLO STUDIO – I fondi stanziati dalla Regione non sono sufficienti, servirebbero almeno 2milioni di euro in più ogni anno. I rappresentanti degli studenti della lista Gulliver di Ancona e di Officina Universitaria di Macerata lasciano il tavolo di confronto con il nuovo ente regionale Erdis, in segno di protesta per la mancanza di finanziamenti adeguati alla copertura del fabbisogno

Gli spazi della Facoltà di Medicina dell’Univpm in una foto d’archivio

 

di Giampaolo Milzi

L’avevano già inquadrato nel mirino l’Erdis, il nuovo ente regionale unico per il diritto allo studio, ancora prima che nascesse (con l’eliminazione dei quattro precedenti Ersu). Ed ora gli studenti “dichiarano guerra” ad Erdis e Regione tramite una mobilitazione di protesta progressiva e costruttiva perché, “come da noi previsto, per colpa anche e soprattutto del massimo ente locale, il 70% degli universitari marchigiani nella graduatoria di idoneità per ottenere la borsa di studio non ne riceve la parte monetaria, ma solo in parte quella dei servizi. – dichiara il coordinatore della lista di sinistra Gulliver all’Università Politecnica delle Marche/Univpm, Leonardo Archini – E i fondi stanziati dalla Regione per coprire le borse di studio, 3 milioni di euro per il 2018 e 3 milioni per il 2019 (dopo i 2,7 milioni per quest’anno, ndr.) non sono sufficienti per tutti gli aventi diritto, come ammette lo stesso Erdis”. Erdis che ammette anche – ricordano gli studenti universitari – che servirebbe uno stanziamento suppletivo di almeno 2 milioni di euro sia per l’anno prossimo, sia per il 2019.
Per la situazione al polo universitario di Ancona, sono circa 900 gli studenti che non riceveranno in quest’anno accademico le due rate in denaro della borsa (4.000 studenti nelle Marche), un centinaio i posti letto in meno rispetto alle domande, posti in studentati “peraltro in condizioni precarie o fatiscenti”, afferma Archini. Il quale aggiunge: “C’è da segnalare che una parte degli studenti, quando fa la domanda per la borsa, evita di chiedere l’alloggio allo studentato perché in condizioni pessime”.

Una delle assemblee degli studenti della lista Gulliver

Proprio negli studentati di Ancona si è concluso lunedì un ciclo di assemblee studentesche, coordinate da Gulliver-Sinistra universitaria, che ha dato il via alla mobilitazione. Questo dopo “l’esito fallimentare”, secondo i giovani, del tavolo tenutosi venerdì 20 ottobre tra l’assessore regionale al diritto allo studio, Loretta Bravi, il direttore dell’Erdis, Angelo Brincivalli, i presidenti dei consigli studenteschi delle università marchigiane e i rappresentanti degli studenti degli Afam (gli atenei di formazione artistico-musicale, cioè i Conservatori di Pesaro, Macerata e Fermo). “L’incontro non ha sortito gli effetti sperati, la Regione non si rende conto della gravità della situazione, né esiste una programmazione per l’incremento del fondo regionale che possa garantire il diritto allo studio. E al termine abbiamo presentato un documento congiunto sulle varie problematiche da risolvere”, ha sottolineato Archini di Gulliver. Nel documento – condiviso anche da Beatrice Bianconi, presidente della lista Officina Universitaria dell’ateneo di Macerata – si chiede, tra l’altro “che il diritto allo studio sia finanziato in base al fabbisogno reale e che sia favorita la partecipazione degli studenti ai processi decisionali dell’Erdis (gli studenti non sono rappresentati nell’ente, ndr.) per il diritto allo studio attraverso una modifica della legge regionale”.
Sulle problematiche da risolvere, va segnalato – oltre la carenza di borse di studio e di posti letto, e la parte contabile delle borse non erogata – che “libri di testo, materiale didattico, assistenza sanitaria, abbonamenti per i trasporti non vengono garantiti da Erdis, ma sono bensì a spese degli studenti”.
Restando in tema borse di studio-servizi, in pratica solo la mensa viene garantita gratis a tutti gli aventi diritto. Per i posti letto fanno eccezione gli atenei di Urbino e Camerino, con copertura per tutti gli idonei in graduatoria. Di più, Archini: “Chi anche ad Ancona resta escluso riceve un contributo per l’affitto, ma solo dopo aver presentato un contratto di locazione, sostenendo quindi con le proprie finanze le spese iniziali”. Secondo una nota diramata da Gulliver, “questa situazione di deficit nei servizi rappresenta un ostacolo al raggiungimento dei gradi più alti dell’istruzione da parte dei capaci e meritevoli ma privi di mezzi. In particolare, coloro ai quali viene negata la parte contante della borsa, non possono affrontare le spese necessarie”. Gulliver e le rappresentanze studentesche delle altre università marchigiane si batteranno affinché venga riconvocato il tavolo di confronto in Regione già a novembre. Conclude Archini: “Abbiamo deciso di mobilitarci perché siamo stanchi di essere lasciati da parte da una Regione che dice di non poter investire nel nostro futuro e in quello delle Marche. Siamo stufi di sentirci abbandonati all’interno di studentati al limite della vivibilità e senza poter sostenere le spese essenziali. Molti di noi sono costretti ad abbandonare gli studi e sembra che dalle istituzioni questo non sia percepito come un problema”. Sulla questione studentati, ad Ancona, vale la pena di ricordare che quello di via Lambro a Torrette, lesionato dal terremoto, non è ancora stato ristrutturato e riaperto, ed è stato chiuso per lavori di ammodernamento anche quello di via Saffi.

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