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Derattizzazione estiva, l’Astea:
“Quattro interventi nelle scuole”

OSIMO - L'azienda che gestisce il servizio per conto del Comune di Osimo spiega che agli iniziali 90 erogatori con veleno se ne sono aggiunti altri 30 e presto altri 15

La sede osimana di Astea in via Guazzatore

Astea Spa ha preso in carico dal Comune di Osimo il servizio di derattizzazione delle aree pubbliche cittadine da un anno. Nel passaggio di consegne il primo provvedimento è stato quello di censire le trappole sparse in città. Dopo l’intervento nella scuola materna di San Biagio (leggi l’articolo), l’azienda spiega in una nota che “a inizio servizio gli erogatori, che contengono pastiglie con veleno per ratti, erano 90 ad Osimo. A questi sono stati aggiunti negli ultimi mesi altri 30 erogatori, ai quali ne seguiranno a breve ulteriori 15 appena ordinati in base alle segnalazioni che sono giunte. Il servizio prevede la ricarica degli erogatori ogni due mesi o in base al consumo della pastiglia: in alcune circostanze, come nelle zone con aree verdi, il consumo della pastiglia da parte dei ratti è più frequente e quindi si è reso necessario ricaricare l’erogatore più spesso. Ad ogni inizio anno scolastico, a fine agosto indicativamente, Astea svolge sopralluoghi in tutti i plessi scolastici, senza dover attendere eventuali segnalazioni”.

Dall’estate scorsa sono stati svolti dieci interventi dietro segnalazione, e in quattro circostanze si è trattato un plesso scolastico: oltre a quello più recente di San Biagio, si è svolto il servizio di derattizzazione nei pressi della scuola materna ed elementare delle Fornaci, all’ex seminario a Borgo San Giacomo e alla scuola elementare di Padiglione. “Astea non è inerme di fronte al problema della presenza di ratti ad Osimo, ma al momento –commenta il direttore generale Massimiliano Belli- non ci risultano situazioni di particolare emergenza. I nostri operatori intervengono non solo dietro segnalazione, ma soprattutto effettuando un costante monitoraggio degli erogatori per la ricarica della pastiglia. Il numero degli erogatori sta inoltre crescendo anche in base alle segnalazioni pervenute nel tempo, ma le criticità si sono registrate più che altro vicino alle aree verdi o ad abitazioni con orti e piantagioni incustodite”.

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