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Il M5S Osimo ricorda
Ferdinando Imposimato

LUTTO - l pentastellati osimani lo avevano avuto ospite nell’ottobre del 2016 per un incontro pubblico in città sul referendum e la riforma costituzionale e ricordano l’umanità, la tenacia e l’impegno del giudice istruttore dei più importanti processi contro la criminalità organizzata e il terrorismo

La visita di Ferdinando Imposimato a Osimo nell’ottobre 2016

Ferdinando Imposimato ha lottato tutta la vita per la giustizia, la democrazia, la legalità e la libertà. Se è andato proprio all’inizio di questo 2018. Il Movimento 5 Stelle di Osimo, che l’ha avuto l’onore di ospitarlo nell’ottobre del 2016 per un incontro pubblico in città sul referendum e la riforma costituzionale, ne ricorda l’umanità, la tenacia e l’impegno. “Nella Sala Grande del Comune semi deserta prima della conferenza – scrivono i grillini osimani in una nota stampa- Imposimato scherzava con noi sulla riuscita dell’evento che si sarebbe tenuto di lì a poco: ‘….Al massimo oggi vengono 27 persone. Ormai ho un certo occhio…’, ci disse. Capimmo in un momento che quella grande persona, praticamente un pezzo di Storia del nostro Paese, uno dei più eccezionali servitori dello Stato in qualità di giudice istruttore dei più importanti processi contro la criminalità organizzata e il terrorismo, aveva anche una grande umanità e simpatia. Coi suoi 80 anni era salito sulle scale del Palazzo Comunale quasi di corsa, sorprendendoci per la sua vitalità, ma quello non era niente in confronto al fervore e all’entusiasmo con cui avrebbe poco dopo incantato il pubblico durante la conferenza. Ovviamente Imposimato con le sue previsioni, si sbagliava. E si sbagliava di grosso, perché piano piano, nel corso dei minuti, la Sala Grande cominciò a riempirsi fino a straripare. Molte persone furono costrette a rimanere in piedi, altre addirittura non riuscirono ad entrare e si dovettero accontentare di ascoltare il Presidente dall’ingresso adiacente. Subito il pubblico percepì l’umanità, la simpatia, il coraggio e la grande determinazione di questo uomo. L’emozione era palpabile ed esplose in una standing ovation, quando Imposimato concluse il suo lungo intervento citando a memoria Calamandrei e il suo celebre discorso agli studenti sulla Costituzione che si conclude così: ‘…Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione…’ ”.

La sala gialla gremita di pubblico arrivato per ascoltare Ferdinando Imposimato

Dopo la conferenza i coniugi Imposimato si erano fermati a pranzo, “dove l’allegria partenopea del Presidente – prosegue la nota – si alternava alle sue riflessioni sulla politica contemporanea e al racconto di testimonianze ed aneddoti sui principali processi di cui era stato istruttore, dal processo Moro a quello a Sindona, a quello alla banda della Magliana. Imposimato ha pagato a caro prezzo la sua onestà e il suo coraggio: nel 1983 la camorra assassinò suo fratello Franco per una vendetta trasversale. La Signora Imposimato ci raccontò il dramma di quel periodo della loro vita, con la paura per le figlie ancora piccole, la scorta giorno e notte, e l’angoscia continua. Ed è proprio lì che abbiamo capito che tipo di persone fossero i coniugi Imposimato. Arrivare a quei livelli nella magistratura per qualcuno avrebbe potuto essere un punto di arrivo. A qualcuno sarebbe bastato sedersi su quella poltrona e dire tra sé e sé: “Perché correre pericoli? Ho un ottimo stipendio, sono servito e riverito. Che voglio di più?”. Ma non è stato così per Ferdinando Imposimato che non ha mai smesso di mettersi al servizio della verità, proseguendo le sue battaglie al servizio della giustizia fino alla fine senza tentennamenti, così come non si è mai fatto intimorire quando in qualità di giudice istruttore istruì il processo Moro, il processo Sindona, quello alla banda della Magliana, al terrorismo, ad alti prelati, a finanzieri, a usurai, a costruttori, a politici ed amministratori. Nonostante le minacce ricevute e l’assassinio del fratello Franco”.

Foto ricordo di Ferdinando Imposimato con i pentastellati osimani

L’ultimo incontrato in Piazza Montecitorio a Roma. “Era l’11 ottobre 2017 ed eravamo andati a manifestare pacificamente contro il Rosatellum bis, l’ennesima legge elettorale porcata. – chiude la nota dei pentsatellati osimani – Noi c’eravamo e c’era anche Ferdinando Imposimato, che al termine della manifestazione, chiese ed ottenne la parola ed infiammò il pubblico con uno dei suoi ultimi discorsi pubblici. Grazie Presidente. Grazie per la sua umanità, il suo impegno civile e l’amicizia di cui ci ha onorato. Lei è stato un grande combattente. La porteremo nel nostro cuore, rafforzati dal calore che il luminoso esempio della sua vita ci ha donato”.

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