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Scia di sangue a Macerata,
il percorso del folle
Ha agito da solo

La mappa degli spari

di Gianluca Ginella

La mattina choc vissuta da Macerata è cominciata alle 11 di questa mattina quando un uomo al volante di una Alfa 147 nera ha sparato ad una persona straniera, lungo via dei Velini, di fronte al supermercato Conad. Così Luca Traini, ex candidato della Lega Nord, originario di Tolentino, 29enne, che fa diversi mestieri tra cui il buttafuori, ha gettato la città in un incubo. Una cosa così non si era mai vista. Non solo a Macerata ma in tutte le Marche. Luca Traini ha iniziato da via dei Velini il suo tour in cui ha seminato sangue per tutto il capoluogo.

Scientifica in via dei Velini

Da lì Traini ha colpito in diversi altri punti puntando, mentre guidava, una pistola Glock 4 verso persone straniere, neri, che passeggiavano in città. Immediate sono cominciate le ricerche dei carabinieri e della polizia che sono stati tempestati di telefonate da parte di persone che segnalavano la presenza di un folle che sparava sulle persone. In via dei Velini ha imboccato la strada in direzione del centro: prima ha sparato nel punto in cui si trova lo stadio, poi più su, vicino ad un supermercato. Il caos però è esploso quando l’uomo in corso Cairoli ha sparato ad un giovane che si trovava di fronte ad un bar. Uno dei colpi ha centrato la vetrina del locale dove questa mattina diverse persone si trovavano a fare colazione. Il giovane straniero è caduto a terra, ferito ad un fianco e soccorso dai passanti.

Carabinieri in corso Cairoli di fronte al bar dove Traini ha sparato ad un uomo di colore

Ma il folle tour è proseguito: l’uomo ha ferito persone alla stazione, dove una donna è rimasta ferita, e poi in via Pancalducci, in via Cioci, in via Spalato proprio vicino alla casa dove il nigeriano Innocent Oseghale è accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro e poi è uscito da Macerata, ha raggiunto Casette Verdini di Pollenza, dove ha sparato verso un bar, l’H7, e a Piediripa. Poi l’uomo è tornato a Macerata lungo via Roma e ha arrestato la Alfa 147 vicino al Monumento dei caduti. L’uomo lì è sceso, ha fatto alcuni scalini e si è fermato. Vestito completamente di nero, una bandiera tricolore sulle spalle, è stato notato da una pattuglia dei carabinieri che lo hanno notato intorno alle 12,40. Traini non ha fatto resistenza, ha gridato «Viva l’Italia» e ha fatto il saluto fascista. I carabinieri, ricevute notizie delle sparatorie nel frattempo avevano cinturato la città con oltre 15 pattuglie. Coinvolte anche le Compagnia di Civitanova, Tolentino e Camerino nella caccia all’uomo che si è scatenata in città. A cercare l’Alfa 147, un’auto senza targa, anche diverse pattuglie della questura di Macerata. La segnalazione in mano ai carabinieri è sempre stata di un uomo, in auto da solo. Luca Traini si trova in caserma a Macerata in stato di arresto. Ha agito da solo. Non vengono ricercati complici. Sei in tutto le persone ferite, nessuno in pericolo di vita.

Luca Traini in caserma

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