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Via Lavanderia, Nicoletti replica a Bruni:
«Proroga di una settimana
per garantire la sicurezza»

LORETO - Il sindaco risponde alle accuse dell'ex consigliere di maggioranza «da ex assessore al Lavori pubblici dovrebbe sapere che le lungaggini possono presentarsi in iter come questi. Nostra priorità è la sicurezza dei cittadini, non apriremo la strada prima dei dovuti collaudi»

Il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti

 

Una settimana di proroga per garantire la sicurezza dei cittadini. Il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, interviene sulla vicenda di via Lavanderia, al centro delle polemiche di queste ultime settimane ed oggetto di un nuove contestazioni da parte dell’ex consigliere di maggioranza, Roberto Bruni, che anche questa mattina si è scagliato contro i ritardi al cantiere lungo la via interdetta al traffico da quasi un anno. «Ritardi possono purtroppo verificarsi ma se i tecnici e le ditte che svolgono i lavori chiedono ancora una settimana perché la sicurezza degli utenti possa essere garantita in senso assoluto è evidente che un’amministrazione responsabile non può che concedere una proroga, proprio a tutela della cittadinanza – le parole del sindaco Niccoletti −. In particolare  i lavori riguardano il rifacimento e l’allargamento del tratto di strada antistante al confine del nuovo convento, l’abbattimento del vecchio ponte di via Lavanderia e la sua totale nuova realizzazione comprensiva della nuova linea di metanodotto che corre al suo interno, del tratto di strada che dal ponte arriva fino all’incrocio di via San Francesco. È pertanto intenzione dell’amministrazione ricevere le opere solo una volta che il collaudo sia stato portato a termine in ogni suo aspetto. Farlo prima sarebbe solo da irresponsabili. Quanto alle dichiarazioni del consigliere Bruni − aggiunge −, le stesse ancora una volta confermano la scarsa trasparenza del personaggio, da amministratore infatti è ben consapevole delle lungaggini che a volte si possono verificare e lui stesso come ex assessore ai Lavori pubblici potrebbe fare diversi esempi. Per quanto riguarda poi la realizzazione del nuovo convento il consigliere conosce benissimo da anni tutta la storia della lottizzazione e non può cadere adesso dalle nuvole facendo finta di non sapere niente. Vicende seppur deplorevoli come questa sono solo prese a pretesto per uscire dalla maggioranza di Adesso Loreto che invece non ha tollerato le ripetute reticenze da parte di Bruni in ordine alla millantata laurea ed al mancato chiarimento sulla contorta vicenda dei mille euro destinati alla protezione civile».

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