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Mistero in un palazzo del centro:
presunte reliquie religiose
abbandonate nell’androne

FERMO - Sul posto, raccolta la segnalazione di un residente, si sono precipitati gli agenti della questura di Fermo e i colleghi della Scientifica. Sugli oggetti all'interno del pacco sono in corso gli accertamenti per capirne la provenienza e la reale natura

di Giorgio Fedeli

Mistero in un palazzo del centro storico. Nel primo pomeriggio di oggi infatti un residente in un palazzo nel cuore di Fermo ha chiamato la polizia dopo essersi imbattuto, nell’androne di casa, in una teca coperta con un panno rosso. Comprensibilmente insospettito e forse anche preoccupato per quel pacco, l’uomo ha chiesto l’intervento degli agenti della questura di Fermo.

E infatti, arrivati immediatamente sul posto, gli agenti della questura di Fermo con i colleghi della Scientifica, hanno subito avviato gli accertamenti con tutte le premure e le attenzioni del caso fino a quando all’interno non hanno scoperto, tra gli altri oggetti, anche dei frammenti di ossa e denti. Tutto lascerebbe pensare a delle reliquie religiose. Ed ora, appurato che all’interno del pacco, con dentro la teca, non c’era nulla di pericoloso, sono partiti gli accertamenti per risalire alla natura del contenuto e accertarne la provenienza. Chi lo ha abbandonato? E perché proprio in quell’androne di un palazzo vicino a una chiesa?

“Nel pomeriggio di oggi – spiegano dalla questura di Fermo – al 113 è giunta una richiesta d’intervento per un pacco sospetto lasciato abbandonato da una persona sconosciuta all’interno dell’androne un palazzo del centro storico di Fermo. Personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Fermo, immediatamente intervenuto sul posto, insieme al sostituto commissario coordinatore e personale del Gabinetto di Polizia Scientifica si sono resi subito conto del contenuto del pacco. Lo scatolone anonimo, coperto da un telo rosso, racchiudeva alcune presunte reliquie religiose raccolte su dei reliquiari costruiti artigianalmente. Sono in corso accertamenti per verificare la natura degli oggetti rinvenuti e la provenienza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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