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Scoperti otto lavoratori in nero:
maxi multa per uno chalet

CIVITANOVA - Blitz della Finanza: nel ristorante c'erano camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze, tutti senza alcun tipo di contratto. La sanziona va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ciascuna posizione irregolare. Possibile chiusura dell'esercizio

 

Lavoratori in nero in uno chalet, blitz della Finanza: maxi multa e possibile chiusura dello stabilimento. E’ successo l’altra sera a Civitanova, sul lungomare Piermanni. I finanzieri della Compagnia di Civitanova durante un servizio hanno effettuato un controllo in un ristorante con annesso stabilimento balneare e hanno scoperto che il titolare utilizzava ben otto lavoratori completamente in nero. Al momento dell’intervento tutti e otto i lavoratori in nero erano intenti a svolgere le loro mansioni: camerieri, baristi e lavapiatti di età compresa tra i 20 e 30 anni, di cui sei italiani, un albanese e un pakistano. Sei ragazzi e due ragazze. Dai primi riscontri eseguiti dai finanzieri è emerso inoltre che 8 dei 35 lavoratori presenti al lavoro erano sprovvisti del contratto di assunzione e della preventiva comunicazione agli enti preposti. Per le situazioni di “lavoro nero” rilevate sono state avviate le procedure per la maxisanzione prevista dall’attuale normativa che va da un minimo di 1.500 euro ad un massimo di 9.000 euro per ciascuna posizione irregolare. Nei confronti della società che gestisce il ristorante e lo stabilimento balneare dovrà, inoltre, essere valutata l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio in quanto il personale accertato in nero supera del 20% il personale impiegato al lavoro al momento dell’accesso.

 

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