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Una chiesa per Muccia dopo tre anni:
«Finalmente il suono delle campane»

SISMA - Taglio del nastro oggi per la struttura donata dal consorzio Cns, lo stesso che ha realizzato le sae che hanno avuto problemi di muffa ai pavimenti. Il sindaco Baroni: «Grazie, ci mancava un luogo di preghiera, di aggregazione e per ritrovarsi». Le foto dell'inaugurazione

 

di Monia Orazi

«Che bello sentire le campane questa mattina, non le ascoltavo più da tre anni». È questo il messaggio che questa mattina è arrivato sul telefono del sindaco di Muccia Mario Baroni, lo ha raccontato lui stesso oggi pomeriggio all’inaugurazione della chiesa di San Biagio, una struttura in legno ed acciaio da oltre 150 metri quadrati, donata dal Cns, lo stesso consorzio che ha realizzato le soluzioni abitative di emergenza che nei mesi scorsi hanno portato il piccolo centro del maceratese alla ribalta nazionale, per i problemi ai pavimenti che sono stati sostituiti. La chiesa si trova al termine dell’area sae Pian Di Giove. «Ci mancava la chiesa come luogo di preghiera, aggregazione e per ritrovarsi – ha detto Mario Baroni – ci sono state delle difficoltà ma ce l’abbiamo fatta, ho ricevuto un messaggio da chi ha udito dopo tre anni le campane, questo fa piacere, ringrazio il Cns e tutti coloro che ci hanno aiutato».

Al centro Piero Farabollini, a destra Mario Baroni

Per il Cns ha preso la parola l’ingegnere Francesco Cantarella: «Essere coinvolti per realizzare questo luogo di aggregazione ci ha fatto piacere, oggi è un giorno di festa, la chiesa è un luogo di aggregazione, un modo per incontrarsi, un piccolo segno di ritorno alla normalità». Dal palco Marco Moscatelli ha chiamato per un saluto anche don Giuseppe Branchesi, dell’associazione dei polentari che hanno donato per la chiesa: «Un piatto di polenta è stato capace di unire le persone, ha donato una casa per anziani a Gualdo, un aiuto a Cesi dove don Cesare Grasselli non c’è più, aiuto in Irpinia, facendo solidarietà con gli occhi al cielo». Ha definito la nuova chiesa di San Biagio «un luogo per poter cominciare a sperare guardando il futuro con occhi più azzurri», il prefetto Iolanda Rolli, mentre per il commissario straordinario alla ricostruzione Piero Farabollini il nuovo decreto terremoto appena approvato «contiene norme che permettono lo snellimento di aspetti economici e sociali, per favorire il rientro in queste zone». Sono intervenuti parlamentari, sindaci, consiglieri regionali, rappresentanti delle forze dell’ordine, della Fondazione Bocelli, il paparazzo Rino Barillari. La popolazione ha portato in processione la veneratissima icona della Madonna, poi il vescovo monsignor Francesco Massara con i sacerdoti locali hanno celebrato la Santa Messa.

 

A sinistra la prefetto Iolanda Rolli

 

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