Disboscate le aree ripariali del torrente Triponzio: arrivano i forestali e bloccano tutto. Sequestrata un’area lunga otto chilometri e sigilli al legname accatastato lungo le sponde dell’affluente dell’Esino, compreso tra i comuni di Chiaravalle e Morro d’Alba. Ieri mattina, i militari sono intervenuti con dieci uomini e un elicottero partito da Pescara per verificare dall’alto lo stato dei luoghi e l’eventuale modifica del paesaggio. Stando agli accertamenti degli investigatori, il disboscamento sarebbe avvenuto senza aver prima ottenuto alcuna autorizzazione. Il taglio avrebbe interessato anche specie protette. Il lavoro porta la firma di una ditta toscana, incaricata dal Consorzio di Bonifica delle Marche, l’ente che si è occupato della progettazione delle attività di regimazione idraulica di buona parte del territorio della provincia anconetana. Progettazione che sarebbe stata validata dalla Regione Marche. Dal bosco sarebbero stati tagliati pioppi bianchi e neri, olmi, ontani e querce. I carabinieri hanno contestato al Consorzio l’esecuzione dei lavori in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico.
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