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Truffe telefoniche:
denunciato un finto dipendente Inps

MONTEMARCIANO - Il sedicente addetto ha fornito informazioni a una coppia di anziani relative all’erogazione di prestiti agevolati, e ha fissato due appuntamenti per incontrare i coniugi e parlare a voce dell’offerta

foto d’archivio

 

Si finge un addetto dell’Inps e tenta di truffare una coppia di anziani: denunciato un 52enne di Porto Recanati. Aveva preso di mira marito e moglie pensionati, residenti a Montemarciano, i quali, nella scorsa settimana, hanno ricevuto, sul numero fisso della loro abitazione, varie telefonate dal sedicente dipendente statale. Nel corso delle chiamate l’interlocutore ha fornito informazioni relative all’erogazione di prestiti agevolati, e ha fissato due appuntamenti nell’abitazione di Montemarciano, al fine di incontrare i coniugi e parlare a voce dell’offerta. Dopo le telefonate sospette, i pensionati hanno informato tempestivamente i carabinieri  ma al primo appuntamento, fissato per il 25 maggio, non si è presentato nessuno. Il 27 maggio è giunta una nuova telefonata. L’interlocutore ha fissato un appuntamento per il pomeriggio dello stesso giorno, alle 16. All’orario previsto si è presentato un signore di bell’aspetto, con modi garbati ed affabili, che inizialmente ha riferito di essere dipendente Inps, per poi qualificarsi come direttore di una banca. L’uomo ha chiesto ai due coniugi di fornirgli i documenti d’identità ed il codice fiscale, al fine di acquisirne una copia. Inoltre ha chiesto ad entrambi di sottoscrivere un modulo per l’autorizzazione all’uso dei loro dati personali. A quel punto, prima che il finto direttore di banca portasse a termine l’intento illecito, sono interventi i militari della locale stazione, che hanno condotto l’uomo in caserma per gli accertamenti. Il truffatore è risultato essere un 52enne residente a Porto Recanati, che lavora come agente di commercio. Dalle verifiche effettuate è emerso che già in passato si era reso responsabile di alcune truffe, commesse nella zona di residenza, ai danni di ignari cittadini, ai quali aveva promesso investimenti convenienti, ricevendo somme di denaro mai restituite. Un’altra modalità di truffa molto diffusa in questo periodo è quella dei finti operatore di banca, che utilizzano sms e contatti telefonici per indurre in errore gli ignari cittadini e spingerli inconsapevolmente a compiere operazioni di versamento di denaro. E’ quello che è accaduto ad una giovane donna di Corinaldo, che proprio oggi ha denunciato ai carabinieri di essere stata vittima di una truffa. La donna ha ricevuto un sms sulla propria utenza, il cui mittente sembrava essere l’istituto di credito della filiale presso la quale è cliente. Nel messaggio sms è stata informata di un accesso sospetto al suo conto corrente, e per bloccarlo le è stato chiesto di accedere ad un sito internet ed inserire i propri dati personali e i quelli del proprio conto. Dopo aver effettuato queste operazioni, la donna è stata contattata da un numero fisso, sempre riconducibile alla banca. L’interlocutore, confermando che era stato compiuto un accesso illecito al suo conto, le ha riferito era necessario compire alcune operazioni finalizzate a stornare il denaro illecitamente sottrattole. Alla donna sono stati inviati vari sms, contenenti un codice di autorizzazione, che lei pensava fosse necessario ad effettuare l’operazione di storno, ma in realtà, una volta letto e comunicato all’interlocutore, è servito ad autorizzare versamenti di denaro ai conti correnti dei truffatori. La donna si è resa conto di essere stata truffata solo dopo aver contattato direttamente la sua filiale di riferimento, ed aver appreso che dal suo conto erano stati prelevati circa 12mila euro.

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