di Talita Frezzi
Superata la fase del lockdown sembra essere tornato tutto come prima, soprattutto per la movida e gli eccessi che caratterizzano i fine settimana in città. Nelle piazze, nei vicoli del centro storico e nei parchi lo scenario che si presenta ogni domenica e lunedì mattina è davvero desolante: resti di bivacchi, cestini divelti, bicchieri abbandonati sui davanzali delle finestre o sui muretti, portoni e scale di ingresso delle abitazioni imbrattati di vomito e urina. E poi, panchine e muretti danneggiati. I residenti, tenuti svegli già dal chiasso della notte brava, delle risse e dalle urla, la mattina dopo devono ripulire. Una problematica che si trascina da molto tempo e che non sembra arrivare a una soluzione. Diverse le situazioni degli eccessi fotografate dai residenti indignati e arrabbiati: piazza Indipendenza-Spontini e Monnighette con i vicoli adiacenti dove solitamente campeggia un cimitero di bottiglie, bicchieri e cannucce; i giardini pubblici di viale Cavallotti proprio sabato notte presi di mira dai vandali che hanno divelto i cestini e danneggiato la scalinata della zona antistadio; via degli Spaldi e le viuzze del centro storico dove sono tanti i resti di bivacchi e rifiuti lasciati a terra. E poi il parco del Vallato, con abbandono selvaggio di rifiuti.
«La situazione è grave – commenta Anna Tosti presidente del Comitato residenti del Centro storico – non abbiamo nulla contro i locali all’aperto, siamo felici se l’Amministrazione comunale ha attuato delle politiche di sostegno per queste attività. Ma ci siamo anche noi, va tutelata la convivenza tra locali e residenti. Mancano i controlli: abbiamo chiesto al sindaco Bacci di mettere a disposizione una turnazione della Polizia locale di sabato che inizi a lavorare dalla mezzanotte, perché se ci sono ubriachi, risse e schiamazzi notturni, certamente avvengono verso le 2-3 del mattino. E’ quello l’orario che andrebbe monitorato. Ma ci è stato risposto che non è possibile. Non è neanche completamente responsabilità dei gestori dei locali, con cui parliamo spesso e avremo in settimana un altro incontro. Finchè non saranno elevate multe e sarà imposto il rispetto delle regole, purtroppo le cose non cambieranno». Il comitato lamenta scarsa attenzione da parte dell’Amministrazione sul fronte controlli già da tre anni ma sembra che ogni proposta per limitare i disagi dei residenti venga bocciata o non presa in considerazione. «Siamo demotivati – continua – tutto quello che viene fatto è solo superficiale, di apparenza: dal marketing dei locali con i cartelli che indicano di non gettare i bicchieri in giro, al controllo della Polizia locale prima della mezzanotte e solo nelle piazze. Il vero disastro è nei vicoli, nel cuore del centro storico e di mattina tardi. Manca purtroppo il rispetto delle persone: in centro storico abitano anche persone che fanno turni di lavoro, anziani o giovani coppie con i figli piccoli, il riposo deve essere garantito. Abbiamo quindi avanzato la proposta di un contributo agevolato per l’installazione dei tripli-vetri nelle abitazioni a ridosso delle zone dove c’è maggiore concentrazione di locali, ma niente, la proposta è stata bocciata. Abbiamo chiesto che venissero riaperti i bagni pubblici in piazza delle Monnighette, ormai chiusi da anni. Ma neanche questo è possibile. Non comprendiamo: a Jesi si fanno grandi opere pubbliche – conclude Anna Tosti – ma poi non si riesce a risolvere quelle piccole situazioni che garantirebbero una migliore vivibilità alle persone».
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