Serrapetrona ricorda Padre Adorno Marinsalti nel trentesimo anniversario della sua morte. Il frate minore e sacerdote morì il 30 gennaio del 1991. Era stato stimato e amato cappellano dell’ospedale Santa Casa di Loreto dal 1955 al 1991 ed era profondamente legato alla sua famiglia e al suo paese d’origine, Villa d’Aria a Serrapetrona, nel quale tornava spesso molto volentieri a celebrare la messa in particolari occasioni di festività e sempre presente nei momenti conviviali della piccola frazione.
«Ancora oggi il suo esempio ci insegna la potenza di un sorriso, di una battuta di spirito, improntata ad autentica fiducia nell’opera di Dio che non abbandona i suoi figli provati dal dolore – dice il parroco don Aronne Gubinelli -, quanti l’hanno incontrato non lo dimenticano, perché egli ha lasciato tracce di pace, bene, di vera gioia cristiana».
Anche il Comune di Serrapetrona si unisce nel ricordo di padre Adorno, illustre cittadino e sacerdote amato e benvoluto dagli abitanti di allora, in particolare delle frazioni Villa D’Aria e Castel San Venanzo, e ancora oggi nella memoria collettiva di tutti.
Una via pubblica del capoluogo infatti porta oggi il suo nome, come da impegno preso dall’amministrazione comunale di allora guidata dal sindaco Giampiero Feliciotti in occasione della celebrazione nel decennale della sua morte.
Padre Adorno sarà ricordato il 31 gennaio nella messa delle 10 nella chiesa di San Francesco a Serrapetrona. A causa della pandemia e delle norme anticontagio non potrà essere organizzata nessuna manifestazione in suo onore nella sua Villa D’Aria poiché non ci sono locali sufficientemente consoni, è stato perciò deciso di condividere brevi estratti di alcuni pensieri, testimonianze e ricordi particolari di personalità legate a padre Adorno da profonda amicizia e stima come Padre Lorenzo Cerquetella, suo ultimo superiore, Mons. Loris Francesco Capovilla, segretario particolare di papa Giovanni XXXIII e già vescovo emerito di Loreto, Don Luigi Cardarelli, parroco di Castel San Venanzio e Villa D’Aria dal 1967 al 1987 e il famoso cantante Renato Zero, i cui genitori erano originari della piccola frazione Villa D’Aria, raccolti insieme a tanti altri numerose personalità, amici, parenti e paesani, in un opuscolo realizzato e pubblicato dalla parrocchia di San Clemente di Serrapetrona nel 2001 in occasione dei dieci anni dalla morte.
Renato Zero lo ricorda così: «Padre Adorno ha raggiunto mio padre Domenico nella terra dei buoni. Dei semplici. Insieme come qui. Nell’abbraccio spontaneo di chi ha condiviso un percorso similare di una vita fatta di piccole speranze e di grandi raccolti. Una “casa” a Loreto dove l’amore trovava modo di esprimersi. Grazie alla purezza di un abbraccio disinteressato per tutte quelle anime, che, altrimenti, sarebbero rimaste orfane nello spirito. Grazie Padre Adorno per aver significato tanto per la mia famiglia. Un pensiero dolce nel ricordo di quei giorni d’estate, che, grazie a te, profumano d’eternità».
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